Il Salento che fa contro il Salento che parla

Il Salento turistico sembra reggere anche con la crisi

Gianni Scognamillo è impegnato ad evitare che i turisti che quest'anno hanno scelto ancora il Salento come meta turistica, siano accolti da sporcizia e rifiuti. Ma c'è l'altro lato della medaglia. Un chiacchericcio sui nomi dei papabili per le imminenti elezioni. Questo a Loredana Capone non piace

Il Salento in queste festività pasquali è pieno di turisti che hanno scelto il mare, le campagne salentine per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Merito anche del lavoro di marketing territoriale, svolto dalla Provincia di Lecce e da Maria Rosaria Manieri, che continua ad attrarre turisti durante tutto l’anno. Gianni Scognamillo – con i dirigenti, i dipendenti e gli agenti della Polizia Provinciale – è impegnato ad evitare che quei turisti siano accolti da un Salento sporco e pieno di rifiuti. “Questi sono due esempi concreti che sintetizzano la nostra azione di governo di questi anni, volta alla crescita e alla risoluzione dei problemi dei salentini.” Ha spiegato Loredana Capone L’attenzione di questi giorni però è tutta incentrata su un chiacchiericcio politico che non fa bene. Le persone possono essere incuriosite fino ad un certo punto dagli annunci e dalle smentite. È un gossip nel quale Loredana Capone non è mai entrata e nel quale continua a non voler entrare. La domanda della Capone è semplice: “Possibile che non ci siano altre questioni da dibattere a meno di due mesi dalle elezioni?” Purtroppo non ha ancora altri candidati con cui confrontarsi sul Salento, sul suo sviluppo e sulle sue esigenze. E dunque le paiono strane le discussioni su primo turno, secondo turno, ballottaggio quando l’unico dato certo al momento è la sua di candidatura ufficiale sostenuta dal centro sinistra. Ci tiene a precisare Loredana Capone: “Ma non voglio perdere di vista il tema vero: quale sarà la Provincia dei prossimi anni?”. Continua poi: “Vorrei affrontare una campagna elettorale proponendo e difendendo le nostre idee e le nostre proposte, discutendo su come risolvere i problemi dei padri di famiglia, dei precari, delle imprese, delle donne, delle persone deboli, dei nostri talenti.” La situazione attuale rivela invece una drammatica incapacità delle forze politiche di centro destra di chiudere la fase della scelta che veniva annunciata come una priorità, se non come una emergenza, già nel mese di settembre. Una scelta protratta nel tempo che rischia di logorare i cittadini salentini e di allontanarli ancora dalla politica, considerata come qualcosa di distante dalle loro esigenze e tutta incentrata sulle beghe dei palazzi romani. Una politica che alla Capone non piace e che non piace ai salentini.

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