Capone incontra le assemblee di coalizione
Rinnovamento e coesione, in un periodo difficile. Sono questi i punti sui quali concentrare le proprie forze, secondo Loredana Capone, candidata del Pd alla carica di presidente della Provincia. Parte oggi al Tiziano il ciclo incontri con la coalizione
Avrà inizio alle 18.30 di oggi, presso l’Hotel Tiziano di Lecce, il ciclo di incontri di Loredana Capone, candidata alla presidenza della Provincia di Lecce con le assemblee della coalizione aperte a tutti gli amici e simpatizzanti, in previsione delle elezioni del 6 e 7 giugno. Interverranno, oltre alla candidata, attuale vicepresidente della Provincia di Lecce, anche Salvatore Capone, segretario provinciale del Partito Democratico, Sandro Frisullo, vice presidente della Regione Puglia, Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce. “Il momento del nostro paese è molto difficile dal punto di vista economico e sociale – ha dichiarato Capone -. La crisi coinvolge tutti: le famiglie numerose, i giovani che non riescono a trovare un lavoro o che lo perdono, i tanti precari, gli anziani che con la piccola pensione hanno difficoltà a raggiungere la fine del mese. In questo momento il ruolo del Partito Democratico negli enti locali in cui siamo al governo e nell'opposizione al governo nazionale, può e deve essere positivo e propositivo. La nostra – ha continuato – è una classe dirigente seria, impegnata da anni nel rinnovamento del paese, della Regione, dei piccoli Comuni dove abbiamo governato che oggi sono lo specchio di un Salento che in quasi 15 anni di governo del centro sinistra si è trasformato, è diventato un importante polo di attrazione turistico e ha fatto parlare di sé l'Italia e non solo. Il nostro partito – ha detto la candidata – si è molto rinnovato con tantissimi segretari di circolo giovani che hanno nuove idee e che danno slancio alla nostra azione. Il Partito Democratico è unito e coeso, la nostra coalizione di centro sinistra si è unita attorno alla mia candidatura e ringrazio tutti per questa opportunità che però non è mia ma nostra. Io rappresento una generazione di amministratori cresciuti nella Seconda Repubblica, la generazione di quei giovani sindaci, molti dei quali sono del nostro partito, che hanno mutato profondamente l'aspetto dei nostri comuni e che adesso hanno tra i 40 e i 50 anni. Questa generazione ha ancora molto da dare anche nel governo della Provincia. La sfida è difficile – ha concluso la vicepresidente della Provincia – e coinvolge i giovani e gli amministratori esperti, le tante donne che fanno politica e la società civile. Siamo pronti ad affrontarla con le nostre idee, il nostro impegno, la convinzione che molto è stato fatto e molto si dovrà fare. Noi, tutti insieme, ce la faremo”.
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