Lo strappo tra presidente del Consiglio e primo cittadino
Lo scorso 29 gennaio è stato approvata la realizzazione in territorio casaranese di un impianto a sansa. Paolo Zompì, presidente del Consiglio comunale, si è auto-sospeso dal Pd in attesa di conoscere le motivazioni che hanno spinto a dare l’ok al progetto
Paolo Zompì, presidente del Consiglio comunale di Casarano, ha annunciato l’auto-sospensione dal Partito Democratico. La grave decisione, che potrebbe portare ad una clamorosa uscita dal partito di uno degli esponenti politici più suffragati degli ultimi anni, è legata alla vicenda dell’impianto ad olio di sansa per fini energetici. Con una nota diffusa nel pomeriggio di sabato, infatti, il presidente dell’assemblea cittadina chiama in causa direttamente il sindaco, Remigio Venuti, e contesta duramente il metodo utilizzato, definito senza mezzi termini “autoritario”, che ha portato all’autorizzazione del nuovo impianto. “Quello che ho appreso oggi (sabato, ndr) dai giornali – si legge nella nota di Zompì – è l’ultimo degli atti amministrativi che per metodo non ho mai condiviso, né posso condividere. In qualità di presidente del Consiglio comunale rivendico il diritto dell’intera assemblea di conoscere per tempo gli atti che scrivono il destino della nostra comunità. Prendo le distanze dal metodo autoritario del sindaco Venuti e mi autosospendo dal Partito Democratico in attesa – precisa la nota – che vengano chiarite le reali motivazioni che hanno portato ad assumere impegni a carico della comunità casaranese. Auspico di ricevere messaggi chiarificatori in merito – conclude il presidente del Consiglio comunale – ma non rinuncio al diritto-dovere di difendere le prerogative dell’assemblea che presiedo e degli interessi della comunità che mi onoro di rappresentare”. E’ uno strappo vero e proprio con il Pd, quindi, anche se rimangono margini per ricucirlo. Questo, però, dipende dalle spiegazioni che Venuti dovrebbe fornire dopo il via libera all’impianto, non proprio ad impatto zero, autorizzato senza che nessuno sapesse a. E’ la seconda volta, in pochi mesi, che presidente e consiglieri comunali si trovano sul fatto compiuto, dopo la vicenda dell’impianto per la produzione di radiofamaci. La nuova autorizzazione, approvata il 29 gennaio scorso dalla Conferenza di servizi, si riferisce ad un impianto a sansa proposto dalla società bresciana “Bioenergia Investimenti spa”. Restando sul fronte politico c’è da registrare la smentita di Ivan De Masi su un suo ritorno di interesse a candidarsi per Palazzo dei Domenicani. “La decisione è quella che ho preso il 5 febbraio scorso – ribadisce il vice presidente di Italgest – nonostante le continue sollecitazioni che ricevo da ampi strati della società civile e dagli organi di partito”.
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