Aveva sfondato la porta di casa
Una condanna ad un anno e due mesi di reclusione. Aveva cercato di baciare la moglie da cui si era momentaneamente separato
L. T., di Alliste, è stato condannato ad un anno e due mesi per violenza sessuale in concorso con una violazione di domicilio e ingiurie nei confronti della ex-moglie dalla quale si è separato da circa sei mesi, rispetto a quando si sono verificati i fatti. E’ stato invece assolto dall’accusa di minacce e molestie. La sentenza è stata pronunciata dal collegio della seconda sezione penale, Presidente Silvio Piccinno, a latere Pietro Baffa, relatore Francesco Toriello. Il pm Maria Cristina Rizzo aveva invocato due anni di reclusione. I fatti risalgono all'estate di due anni fa. A luglio L.T. sarebbe entrato in casa della moglie aprendo la porta con una spallata, a settembre una raffica d'insulti (anche a sfondo sessuale) ed il tentativo di baciarla. Era accusato anche di minacce utilizzando del materiale portato con sé, ma i giudici lo hanno assolto perché, secondo le motivazioni, sarebbe stato un racconto costruito ad hoc dalla donna nel timore di perdere l’affidamento della bambina. La ex-compagna, nel processo, è stata ascoltata ma non si è costituita parte offesa. L.T. era difeso dall’avvocato Enrico Chirivì.
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