Tossicodipendente ferisce carabiniere con una siringa

Un giovane di Galatone si scaglia contro un militare che voleva controllarlo

Un giovane di Galatone è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale. Si è scagliato contro i carabinieri che stavano effettuando un normale controllo, ferendone uno con la siringa che aveva appena usato per iniettarsi la droga

Per sottrarsi ai controlli dei carabinieri, un 35enne di Galatone ha prima esibito e poi utilizzato la siringa appena utilizzata, ferendo un militare, che è stato prontamente condotto in ospedale per accertamenti. Per l’uomo, invece, è scattato l’arresto in flagranza di reato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Si tratta di Sebastiano Colitta. Tutto è successo perchè i carabinieri hanno bussato al finestrino della sua Fiat Uno verso la mezzanotte e mezzo di sabato mentre era fermo su viale Otto Marzo, a Galatone. Con una telefonata al 112 della centrale operativa della Compagnia di Gallipoli, un abitante del viale, aveva manifestato il suo timore per quell'uomo fermo vicino casa sua. Colitta probabilmente già sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, all'arrivo della pattuglia avrebbe iniziato ad inveire contro i carabinieri, arrivando anche a minacciarli, impugnando una siringa, contaminata con del sangue, appena utilizzata. E dato che i militari, ovviamente, non avevano alcuna intenzione di recedere, dopo alcuni tentativi di immobilizzarlo, uno di loro è rimasto colpito dall’ago sul dito di una mano. A fatica i carabinieri sono riusciti a bloccarlo, e, durate una perquisizione, a trovargli addosso anche un taglierino, che è stato sequestrato. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, Colitta è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Deve rispondere anche del reato di porto non autorizzato di armi o oggetti atti ad offendere, oltre che di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il carabiniere ferito, soccorso da altri colleghi intervenuti sul posto, è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Nardò per le prime cure.

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