“La protezione civile aiuti Castro”

La Regione dovrà cercare risorse e strumenti straordinari per gli operatori

Per Dario Stefàno la Regione dovrà cercare risorse e strumenti straordinari per gli operatori. Il recupero sarà più veloce solo attraverso la protezione civile

“Occorre sensibilizzare la Protezione civile per un veloce recupero di Castro”. È quanto ha dichiarato Dario Stefàno, presidente della Commissione Sviluppo Economico della Regione Puglia, dopo il sopralluogo effettuato ieri a Castro, sui luoghi delle macerie in piazza Dante, insieme al vicesindaco Rocco Rizzo. “Senza intralcio alcuno ma anzi nel massimo rispetto del lavoro della magistratura – prosegue Stefàno – fondamentale per stabilire le cause del terribile crollo ed evitare simili episodi futuri, è prioritario sollecitare la Protezione Civile regionale e il sottosegretario Guido Bertolaso per la messa in sicurezza dell’area, in modo da restituire quanto prima la vivibilità al centro cittadino e ripristinare le condizioni di mobilità, indispensabili per la comunità di Castro. Ad oltre una settimana dal disastro che ha aggredito uno dei luoghi simbolo della nostra offerta turistica e che rischia di avere un impatto devastante sull’intero sistema economico pugliese – ha aggiunto – ho trovato una comunità ancora stordita per quanto accaduto. Credo, dunque, sia urgente aiutare l’amministrazione comunale a trovare una soluzione logistica transitoria per le attività commerciali coinvolte, che senza pregiudicare l’immagine di Castro, consenta di restituirle alla comunità, che non può essere a lungo privata di tali utili esercizi. Pertanto – ha proseguito Stefàno – come rappresentante della Regione Puglia, mi spenderò per stimolare la ricerca di tutte le risorse e gli strumenti di carattere straordinario per poter ristorare i commercianti del danno subito, e assicurare loro i mezzi necessari alla ripartenza. Il tema delle risorse coinvolge anche la Protezione civile la quale – ha concluso – dovrà mettere da subito in campo tutte le azioni possibili per il reperimento di fondi necessari alla ricostruzione, in modo da accorciare i tempi di un iter certamente poco compatibile con le esigenze di una città che deve tornare a vivere”.

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