Continua l'impegno dell'Amministrazione Comunale per garantire il ripristino dell'antico e pregiato basolato quale pavimentazione del centro storico
Via Antonietta De Pace sta per ritornare al suo antico lastricato, nelle prossime settimane il posizionamento del manto stradale sarà garantito anche alle altre vie della città vecchia, in un lavoro che prossimamente si estenderà a macchia d'olio
Dopo la ripresa dei lavori che tuttora stanno consentendo a via Antonietta De Pace di ritornare al suo antico lastricato, nelle prossime settimane (come del resto già indicato nei giorni scorsi) si garantirà il posizionamento del pregevole manto stradale anche alle altre vie della città vecchia, in un lavoro che prossimamente si estenderà a macchia d'olio. “Entro la fine del mese – ha sostenuto l'assessore ai Lavori Pubblici ed all'Arredo Urbano, Giuseppe Barba – dovrebbero essere attivati gli interventi per riportare il basolato nelle strade più limitrofe a via Antonietta De Pace, che già si sta riappropriando della sua antica pavimentazione. Va anche chiarito, tuttavia, che tali lavori rientrano in un discorso più generale, che riguarderà ovviamente tutto il centro storico e che dunque non si esaurirà a queste prime tranches di interventi”. I sentieri stradali interessati da questo primo lotto di lavori saranno le vie Sansò, Sant'Elia, Antonio De Pace, Sant'Angelo, Galateo e vico Mercato. Un aspetto interessante che va sottolineato per l'economia dell'intero discorso è che i lavori per il riposizionamento del pregevole lastricato nella città vecchia che si inizieranno entro questo mese, saranno eseguiti e realizzati a cura e spese della ditta che ha garantito nell'isolotto ionico la fornitura di metano. “Per quanto riguarda invece gli altri interventi – ha concluso l'assessore Barba – come si è avuto modo di preannunciare tempo addietro, siamo in attesa che vengano ultimati e definiti gli interventi nel sottosuolo, che stanno garantendo servizi alla cittadinanza del centro storico. Terminati tali lavori, provvederemo a garantire anche in quelle zone il riposizionamento del basolato”.
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