Un fiore per non dire “addio” alla collina
Ci sarà anche Gianni Scognamillo,l’assessore alle Risorse Ambientali della Provincia di Lecce, domani alle 10.30, all’appuntamento sulla serra di Palmariggi – Giuggianello – Poggiardo. Per salvare il Salento dagli impianti industriali di mega-eolico e fotovoltaico
“Un fiore per non dire addio alla collina”: ci sarà anche Gianni Scognamillo,l’assessore alle Risorse Ambientali della Provincia di Lecce domenica, domani alle 10.30, all’appuntamento sulla serra di Palmariggi – Giuggianello – Poggiardo. E’ in programma, infatti una mobilitazione pubblica per manifestare contro la costruzione di un impianto industriale eolico nella serra di Giuggianello, che partirà dalla “Collina dei fanciulli e delle Ninfee”, com’era identificato anticamente il Colle delle pietre sacre. Dal mostro di Giuggianello sarà sfigurato fin nelle città il paesaggio delle belle cittadine di Poggiardo, Muro Leccese, Giuggianello, Palmariggi , Sanarica, Giurdignano, Uggiano, Minervino e Otranto, con inquinamento acustico e visivo, possibile fonte di depressioni, ed altissimo inquinamento elettromagnetico, potenzialmente causa di tumori. Della Serra ne sarà stravolto tutto il suo unico paesaggio delle rocce e degli ulivi, dei prati e delle antiche stradine con i loro muretti a secco. Il paesaggio più arcaico del Salento con i menhir e le pietre sacre alla tradizione millenaria di questa terra. Lì sono i villaggi più arcaici. Lì, secondo le fonti classiche, l’area sacra e mitologica più importante del vetusto Salento, quella dei massi di Ercole e delle Pietre Sacre nel luogo detto “dei Fanciulli e delle Ninfe”. Parlarono autori greci e latini di questa serra, delle sue leggende, dei suoi miti, delle sue suggestioni misteriose ed oracolari immutate sino ad oggi nei suoi megaliti e nelle sue atmosfere paesaggistiche. Storie di fate buone e di malvagie streghe, di orchi e di ricchissimi tesori, aleggiano, nella voce delle nonne, tra i massi e i contorti ulivi della collina. Li Ercole scagliò macigni contro i Giganti che debellò dalla Penisola, si narra. Lì fortissimo è il culto cristiano con cripte bizantine come la chiesetta rupestre di San Giovanni, e le edicole votive, i santuari (quello della Madonna di Montevergine in agro di Palmariggi) e le chiese (la bella ed enigmatica chiesetta della Madonna delle Serra di Giuggianello) legate al locale intenso culto mariano. Parteciperanno all'evento: Gianni Scognamillo, assessore all’Ambiente della Provincia di Lecce; Oreste Caroppo, presidente dell’Associazione La Rinascita del Bosco Belvedere; Giovanni Giangreco, funzionario Soprintendenza ai Beni Culturali e del Paesaggio delle province di Lecce, Brindisi, Taranto; Donato Margarito, consigliere provinciale del Prc; Pasquale Gaetani, consigliere provinciale di An; Nicolino Sticchi, presidente della Commissione Ambiente della provincia di Lecce che inviteremo; Antonio De Giorgi, ingegnere energy manager; Marcello Seclì, presidente di Italia Nostra-Sezione-Sud Salento Michele Bonfrate, ArcheoClub d’Italia; Vincenzo Ruggeri, presidente del Centro di Studi e Ricerche di Giuggianello.
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