De Masi: “Favorevole al terzo polo”

Il commento del vicepresidente della Italgest sui movimenti politici degli ultimi giorni in casa comunale e provinciale

Non scioglie la riserva sulla sua candidatura alla carica di sindaco di Casarano. Una cosa, però, è certa fin d’ora: non si sottoporrà a Primarie

Non scioglie ancora la riserva sulla sua possibile candidatura ed esclude la partecipazione a primarie. Fuori dallo schema dell’intervento seriale ad ogni 5 del mese, Ivan De Masi interviene nel dibattito politico cittadino e provinciale che negli ultimi giorni si è rivelato piuttosto vivace e che, soprattutto in città, si è sviluppato anche intorno alla sua eventuale “discesa in campo”. Il dibattito interno al Pd, in particolare, è il punto di partenza della sua analisi. “Deciderò più avanti se candidarmi – afferma il vice presidente di Italgest – ovviamente dopo aver ascoltato con attenzione e rispetto le persone e le segreterie politiche. Quanto alle primarie dico una cosa semplice – prosegue –; sono state una grande innovazione politica per le macroaree e le candidature nazionali, ma nessuno sa quanto possano garantire anche in tempi come questi lo stesso slancio e la stessa partecipazione di solo pochi anni fa, specialmente in piccoli comuni. Prendiamo Casarano – osserva De Masi – dove nel Pd vi sono già quattro auto-candidature ufficiali, tutte persone che si dilanieranno senza esclusione di colpi per arrivare primi. Per me niente primarie, quindi”. Sulla ipotesi di ampliare la coalizione di centro-sinistra alle forze del centro, in caso di una sua designazione come candidato sindaco, De Masi allarga il discorso e si scopre interessato al progetto di un terzo polo. “La prima riflessione è che questo dibattito sta coinvolgendo più le persone, sia pure legate a partiti, che non i partiti stessi – osserva –; è come se persone del calibro di Adriana Poli Bortone e Salvatore Ruggeri, per citare i due più autorevoli, avessero deciso di togliersi la casacca sociale e, invitando altri giocatori a scendere in campo, avessero organizzato una partitella fra amici per sperimentare la propria forza di squadra. E’ indubbiamente un fatto positivo che politici di tale autorevolezza vogliano pensare con la loro testa nell’esclusivo interesse del territorio che politicamente rappresentano. A mio avviso se ne sentiva il bisogno – afferma De Masi –, basta leggere il disegno di legge anticrisi licenziato in questi giorni con l’ennesimo colpo di mano del ricorso alla fiducia. Il motivo è che in quel provvedimento del Governo il Mezzogiorno viene gravemente sfavorito a vantaggio del già ricco Nord. Perdere voti per favorire gli avversari sarebbe un suicidio, avranno pensato i conservatori di casa nostra, anche per questo ben venga un terzo polo, ben vengano moderati illuminati che hanno il coraggio di affrancarsi da logiche di appartenenza e guardino ai veri destinatari dell’azione politica. Se mi sento in sintonia con questi personaggi? Che in una parte del centro ci sia fermento è un fatto che giudico molto positivo – conclude l’imprenditore – finalmente in quello schieramento qualcuno dice basta al pensiero unico che poi coincide con l’interesse unico, sopratutto in Puglia”.

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