La replica del primo cittadino
Replica alle accuse e si dice sorpreso di ritrovarsi indagato per reati da lui stesso denunciati all’autorità giudiziaria. Nicola Fiorito, sindaco di Ruffano, interviene sull’inchiesta che lo vede quale principale indagato per tangenti ed altri gravi reati
Parla di complotto Nicola Fiorito, sindaco di Ruffano, travolto nelle ultime ore dal terremoto giudiziario che si è scatenato contro il Municipio da lui diretto. Il primo cittadino è infatti il principale indagato di un’inchiesta che parla di tangenti, di turbativa d’asta, di falso, di violazione delle normali procedure amministrative. Accuse gravi rivolte a lui ma anche ad una serie di assessori, tecnici e consulenti comunali. Fiorito dichiara di aver sempre agito per il bene della collettività e di aver sempre svolto il proprio compito in maniera trasparente. E poi precisa che ciò che gli è stato notificato è l’avviso di conclusione delle indagini e non la sentenza di colpevolezza e che è dunque presto per trarre conclusioni e per avanzare calunnie nei suoi confronti. “Continuo a riporre fiducia e stima nei confronti dei giudici inquirenti – continua – e nell’operato della magistratura consapevole di aver sempre operato con onestà e rettitudine ma mi rimane l’amarezza per una vicenda che ha del kafkiano. Addirittura – conclude – mi ritrovo indagato per reati da me formalmente denunciati all’autorità giudiziaria”.
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