Le proteste dei cittadini per il nuovo impianto di illuminazione
Il restyling dell’illuminazione di piazza San Domenico non piace ai casaranesi. Non sono state poche, infatti, negli ultimi giorni le polemiche a riguardo. Remigio Venuti, sindaco della città, riconosce che il risultato non è quello sperato ma nega che la piazza sia poco illuminata
Il nuovo impianto di illuminazione del centro storico non piace ai casaranesi. Negli ultimi giorni, le proteste e le segnalazioni dei cittadini sono state numerose, accompagnate spesso da battute ironiche. Dopo il cambio delle luci dei lampioni monumentali, infatti, piazza S. Domenico, luogo nevralgico della città, di sera è avvolta da un’oscurità quasi totale. L’operazione di sostituzione delle lampade, che risponde ad un progetto tendente a diminuire l’inquinamento luminoso, è ancora in corso nelle altre piazze del centro e si teme un risultato pessimo, come quello della ristrutturazione di piazza Diaz di qualche anno fa. Tutto è nato non tanto dalla sostituzione delle lampade, ma dall’inversione del fascio luminoso: dall’alto verso il basso. Un obbligo imposto agli enti pubblici da una recente norma che, tuttavia, non prevede di oscurare le piazze. I cittadini lo hanno notato ed esprimono il loro malumore anche con ironia. “La bellissima piazza S. Domenico – afferma Mauro Plantera – come d’incanto è diventata di sera un luogo tetro, tombale, come se stesse a sottolineare il momento che si sta attraversando, un periodo grigio che tende al nero”. “Il nostro centro storico sembra un paese sperduto della Transilvania – osserva Ippazio Pedone – sembra che da un momento all’altro debba uscire un vampiro”. Il nuovo sistema di illuminazione finanziato per 130mila euro con fondi Pis, potrebbe favorire attività illecite, perché gli angoli più remoti delle piazze si trovano ora completamente al buio, in particolare la zona dell’edificio scolastico. Le barriere architettoniche e i marciapiedi, inoltre, potrebbero diventare pericolosi per i pedoni e i disabili. Infine, c’è anche un problema estetico non di poco conto dovuto ai cavi: non sono nascosti, come logica vorrebbe, ma in bella vista, fissati ai bracci dei lampioni. Palazzo dei Domenicani ammette che il risultato non è quello che si sperava. “Qualche segnalazione l’abbiamo ricevuta anche noi – rivela Remigio Venuti, sindaco della città –; sicuramente interverremo nella zona dell’edificio scolastico perché in effetti lì c’è qualche problema di visibilità. Tuttavia – osserva il primo cittadino – non mi sembra che la piazza sia poco illuminata e non è vero che in altri Comuni gli impianti sono migliori dei nostri, come qualcuno ha detto. Un altro accorgimento che faremo – conclude – è quello di innalzare i bracci delle lampade in modo tale da aumentare la visibilità tra un lampione e un altro”.