Come saranno spesi i soldi statali e regionali per gli ospedali salentini
Negli ospedali salentini oggi ci sono lavori in corso per 29 milioni. Ma non c’è certezza sulla consegna delle opere. Scoditti: “I lavori sono solo pezze d’appoggio”. Il caso del reparto di pediatria e del day hospital oncologico di Casarano: stanno per essere sbloccati dopo un fermo di sette mesi
Gli ospedali leccesi non godono di buona salute. Lavori di ristrutturazione e ammodernamento interessano oggi gran parte delle strutture della Asl ma il più delle volte procedono a singhiozzo. Da diversi anni. I motivi dei rallentamenti risiedono nell’attuale sistema di appalti, che porta le aziende edili ad indebitarsi per poter far fronte ai lavori che saranno pagati con comodo dallo Stato. Accade quindi che, ritardando troppo i pagamenti, l’azienda sia costretta a sospendere i lavori in attesa che vengano accreditate le somme. Tra l’incudine e il martello è il cittadino, che vede negarsi il diritto ad essere curato in strutture quantomeno dignitose. In Salento la situazione è cronica in quanto, denuncia alla collega Serrravezza Guido Scoditti, direttore generale della Asl di Lecce, i lavori in corso, che pure sono sempre in ritardo, servono solo come toppe a strutture vecchie e fuori norma. Attualmente sulle strutture sanitarie salentine ci sono cantieri aperti per 29 milioni e ne saranno attivati altri per 166 milioni. Ma il rischio è che i pazienti vengano sempre curati in strutture obsolete. Per il dettaglio sui lavori previsti nella sanità salentina leggi il Tacco d'Italia di novembre.
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