Le precisazioni di Pellegrino
Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce, interviene in merito agli attacchi che nelle ultime ore il Comune di Lecce ha rivolto a Palazzo dei Celestini. “Pensi a difendersi – ha dichiarato – dalle gravi accuse che gli sono state rivolte invece di guardare al nostro operato, peraltro corretto”
“Ancora una volta, il centrodestra risponde a critiche dell’opposizione al Comune di Lecce, non con argomenti di merito, ma assumendo che nella Provincia di Lecce si farebbe peggio”. Con queste parole Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce, ha esordito nel commentare le vicende che stanno interessando da alcuni giorni la società Sgm. “Si tratta – ha dichiarato il numero uno di Palazzo dei Celestini – di un modo puerile di attivare polemica politica. Non ho titolo né voglia di pormi il problema se le assunzioni operate dalla Sgm siano o meno legittime o, comunque, politicamente opportune. Osservo soltanto che l’Amministrazione che presiedo – ha precisato – non ha assunto nessuno, ma ha soltanto proposto, dopo aver acquisito il parere delle organizzazioni sindacali territoriali, un programma di stabilizzazione del personale precario che, nella quasi totalità era già in servizio nel 2004”. Sul passaggio delle assunzioni “proposte” Pellegrino è ritornato più volte nel corso del suo discorso. “La delibera – ha sottolineato – non ha ancora avuto esecuzione perché sottoposta a concertazione con le organizzazioni sindacali interne. Ma ciò che conta è che la stessa rientra in una politica generale che abbiamo seguito in questi anni. Nell’impossibilità di dare risposte alle pressanti domande di lavoro ci siamo sforzati di non creare nuova disoccupazione, già nel rapporto con imprese affidatarie di servizi provinciali, con utilizzazione di lavoratori socialmente utili e non solo. Alcune di queste decisioni – ha continuato – sono state assunte all’unanimità dal Consiglio provinciale, come è avvenuto per gli ex lavoratori della Cadè, su convergenti richieste dei consiglieri della maggioranza e dell’opposizione; e ancora, per alcuni dipendenti assunti dalla Supernova srl che, a seguito di un ordine del giorno congiunto Fasano-Baldassarre, abbiamo chiesto ed ottenuto fossero assunti da Axa srl. In un’uguale direzione ci siamo mossi per i lavoratori dell’Asea, scelta condivisa in Consiglio provinciale da An e Udc. Che si voglia seguire, nei limiti in cui sarà possibile, a seguito della concertazione, lo stesso criterio per il precariato interno alla Provincia, mi pare scelta dovuta ad un principio di coerenza politica. La minoranza provinciale – ha concluso Pellegrino – è libera di dissentire, ma questo raffronto tra ciò che avviene nella Provincia e ciò che accade nel Comune capoluogo è stucchevole e non giova a quel miglioramento del rapporto tra due enti, che tutti riconoscono opportuno nell’interesse dei cittadini amministrati”.
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