La richiesta del direttivo del partito
All’atto della firma della convenzione per lo stadio tra l’amministrazione comunale e la “Virtus Casarano”, Torsello accusò pubblicamente l’assessore Crudo di “essersi preso meriti di ciò che ha fatto qualcun altro”. Fu quello il momento della “spaccatura” in seno al partito. Remigio Venuti, sindaco, ha comunque rigettato la richiesta
“Il sindaco ritiri la delega all’assessore Marcello Torsello”. La richiesta, sorprendente e improvvisa, è partita nei giorni scorsi dall’interno del Partito Democratico, la formazione politica dello stesso Remigio Venuti, che è maggioritaria in città. Una parte del direttivo del circolo cittadino del Pd, infatti, in ben due riunioni dello scorso mese di settembre, ha proposto la sostituzione dell’assessore all’Ambiente e allo Sport, che è esponente dei Verdi. Il motivo? L’attacco pubblico dello scorso giugno, anche questo sorprendente, di Torsello nei confronti dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Crudo (Pd), per la questione dello stadio, e la conseguente critica nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale. Il sindaco ha respinto la richiesta avanzata da una consistente parte del direttivo, anche perché non era opportuno, a pochi mesi dalla fine della Consiliatura, aprire di fatto una crisi politica. Il caso si è chiuso la scorsa settimana, ma rimane il segnale politico non certo positivo in vista delle elezioni amministrative. La richiesta di cambio in giunta, avanzata da un partito della coalizione (anche se una parte di esso), è da considerare comunque una crisi di rapporti tra alleati. All’atto della firma della convenzione per lo stadio tra l’amministrazione comunale e la “Virtus Casarano”, Torsello accusò pubblicamente l’assessore Crudo di “essersi preso meriti di ciò che ha fatto qualcun altro” (i meriti erano suoi, naturalmente). “Ho seguito personalmente il lungo e complesso iter per giungere alla firma di una convenzione che mancava da diversi anni – spiegò l’assessore allo Sport –; mi è sembrato quindi poco opportuno, ai limiti del risibile, leggere sulla stampa che alla firma, oltre al sindaco, c'era un assessore che con lo sport non c'entra assolutamente niente”. E’ probabile pure che, con alcuni mesi di ritardo, una frangia del Pd avesse avuto voglia di far pagare all’assessore Torsello il mancato allargamento della maggioranza alla lista civica “Casarano Amica”, che egli stesso aveva assicurato con la sua nomina ad assessore. Come si ricorderà, il sindaco sostituì Giuseppe Morgante con Torsello proprio con l’obiettivo di ottenere l’appoggio dei consiglieri Francesco Capezza e Leda Schirinzi (che, nel frattempo, aveva aderito ai Verdi). L’operazione, però, fallì miseramente perché i due esponenti della civica si dichiararono fedeli al mandato ottenuto dagli elettori.
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