Gli effetti della possibile condidatura di Ivan De Masi a primo cittadino
L'eventualità di una candidatura di Ivan De Masi alla poltrona di sindaco di Casarano rompe l'equilibrio interno ai partiti. An chiede le dimissioni di Claudio Bastianutti da consigliere; gli esponenti del Pd si ritrovano un nuovo possibile “avversario” alle primarie
La disponibilità del vice presidente del Gruppo Italgest, Ivan De Masi, di correre per la guida della città alle elezioni amministrative del 2009, sta avendo un effetto dirompente nell’ambiente politico locale, come un tappo che esplode violentemente. Enrico Garofalo, presidente del circolo cittadino di Alleanza Nazionale, ha chiesto le dimissioni di Claudio Bastianutti da consigliere comunale, unico rappresentante del partito nell’assemblea cittadina. An non ha gradito le sue dichiarazioni a favore della candidatura De Masi “fuori dai partiti”. “Il partito – si legge nella nota – dal quale il consigliere Bastianutti si è totalmente estraniato pur mantenendo il ruolo di capogruppo, non ha in nessuna occasione discusso e valutato una possibile candidatura del sig. De Masi, pur stimandolo per le sue doti umane e professionali e per l’amore che nutre verso la città. Preso atto delle dichiarazioni di Bastianutti – prosegue Garofalo – che sollecita possibili aggregazioni esterne ai partiti, chiediamo, pertanto, le sue immediate dimissioni da consigliere-capogruppo di An in Consiglio comunale, non sentendoci più rappresentati da chi, irrispettoso di ruoli e responsabilità, non si riconosce nel partito e quindi nelle persone che lo dirigono, lo amano, lo vivono e lo animano con il loro impegno e che nel passato lo hanno supportato ed eletto”. La candidatura De Masi, inoltre, potrebbe far saltare gli equilibri, già precari, all’interno del Partito Democratico. Nella formazione di centro-sinistra sono diversi i candidati alla candidatura a sindaco (Gabriele Caputo, Paolo Zompì, Antonio Memmi, Claudio Pedone, Claudio Casciaro) e la disponibilità del vice presidente del Gruppo Italgest a correre per Palazzo dei Domenicani non fa altro che aumentare il numero di concorrenti alle eventuali primarie, anche se De Masi non ha definito la sua collocazione politica. Su Casciaro, inoltre, c’è un piccolo giallo che dura dall’inizio dell’estate. Ufficialmente è ancora nel Pd, ma dall’interno dello stesso coordinamento cittadino è trapelata l’indiscrezione che il consigliere provinciale si sia ormai allontanato dal partito. E’ noto che Casciaro, da tempo, stia lavorando per puntare a Palazzo dei Domenicani. Sperava di poter convincere il Pd a designarlo come candidato del centro-sinistra, ma nel partito sembra prevalere lo strumento delle primarie per la scelta del candidato. Per raggiungere il suo obiettivo, il consigliere provinciale sembra aver attivato contatti personali con i partiti del centro (Udc e Rosa Bianca), gli unici compatibili con la sua storia politica (Casciaro proviene dalla Democrazia Cristiana ed è stato di recente responsabile cittadino della Margherita). Con quali risultati si saprà presto.
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