Dipendenti e sindacati contro i tagli del Governo
La manovra finanziaria varata dal Governo centrale prevede minori entrate (3,1 miliardi di euro) per le pubbliche amministrazioni. Ciò comporterà, secondo il sindacato, la riduzione o il taglio dei servizi offerti ai cittadini o, in alternativa, l’imposizione di nuove tasse locali
I dipendenti pubblici degli uffici di Casarano e dei Comuni vicini hanno manifestato due giorni fa in piazza S. Domenico, davanti al Municipio, contro la manovra economico-finanziaria proposta dal Governo. Alla manifestazione hanno preso parte, guidati dalle delegazioni sindacali provinciali di categoria, i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, della sezione locale del Tribunale di Casarano, l’Inail, l’Inps (comprese le sezioni di Gallipoli e Tricase), il comparto sanità e gli enti locali. I manifestanti hanno distribuito volantini ai cittadini per informarli sui motivi che hanno portato all’agitazione. Successivamente la delegazione sindacale, composta da Fulvio Piccinno (Cisl), Antonella Cazzato (Cgil), Gianni Martina (Uil) e Salvatore Ferraro (Flp), ha incontrato Sergio Abbruzzese, l’assessore facente funzioni del sindaco, per illustrare i motivi della protesta legata alla manovra finanziaria che prevede minori entrate (pari a 3,1 miliardi di euro per le pubbliche amministrazioni) che di conseguenza, secondo il sindacato, comporterà la riduzione o il taglio dei servizi offerti ai cittadini o, in alternativa, l’imposizione di nuove tasse locali. “Intendiamo denunciare il taglio scriteriato di emolumenti dei dipendenti pubblici. Si badi bene, tagli e non mancati guadagni, che per noi tutti è intollerabile – hanno evidenziato gli esponenti sindacali al vice sindaco –; nel decreto del governo si parla di privatizzare lo stato sociale, paventando tagli ovunque e riduzione dei servizi offerti ai cittadini. Dopo la manifestazione provinciale di Lecce di alcuni giorni fa, qui a Casarano chiediamo una presa di posizione non solo di questo Comune, ma anche delle altre amministrazioni locali che dovranno far sentire la loro voce nelle sedi competenti”. L’assessore Abbruzzese, nel recepire le motivazioni della protesta pubblica, ha espresso la solidarietà dell’Amministrazione civica, impegnandosi a dare corso alle competenze proprie del Comune. Per dare maggior vigore alla protesta pubblica, la delegazione sindacale ha presentato formale richiesta al sindaco di convocazione di un Consiglio comunale monotematico che affronti la questione del pubblico impiego.
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