Casarano. Passa il piano economico

Un sospiro di sollievo per l'amministrazione

Dopo seio ore di discussione, il bilancio di previsione 2008 del Comune di Casarano ha avuto l’ok della maggioranza dei presenti. Non hanno invece avuto riscontro positivo i 18 emendamenti presentati dal gruppo di Forza Italia, bocciati dal consiglio perché non approvati dal collegio dei revisori dei conti

I punti all’ordine del giorno erano tre. Ma, esattamente come previsto, il primo, ovvero l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008, ha catalizzato l’attenzione dei presenti praticamente per l’intera durata del consiglio comunale. Al termine della discussione, il documento ha avuto l’ok della maggioranza dei presenti, guadagnando undici voti favorevoli (tra i quali anche quello del consigliere Salvatore Stanca che inizialmente aveva dichiarato di volersi astenere), quattro contrari e tre astenuti. Non hanno invece avuto riscontro positivo i 18 emendamenti (ovvero gli spostamenti di denaro da un capo all’altro del bilancio, per un ammontare di 375.000 euro, senza incrementi di spesa) presentati dal gruppo di Forza Italia, bocciati dal consiglio perché non approvati dal collegio dei revisori dei conti. Si è trattato di un consiglio non facile, durato ben sei ore di discussione continua, durante il quale, nell’aula di Palazzo dei Domenicani, hanno preso la parola esponenti della maggioranza e della minoranza. Praticamente tutti hanno concordato nel denunciare la scarsa volontà da parte dell’amministrazione di coinvolgere tutte le componenti del consiglio in sede di stesura del bilancio (negli scorsi giorni, questo tema era stato visto come possibile causa di rottura degli equilibri interni all’assise comunale). “Era stato lo stesso Gabriele Caputo, assessore al Bilancio, a proporre un bilancio partecipato – ha dichiarato Paolo Zompì, presidente del consiglio – ma poi non ha chiesto il parere di alcuno nella sua redazione. Non voglio essere polemico, ma fare il mio dovere di consigliere pur sedendo sugli scranni della maggioranza”. Sulla stessa “nota dolente” si sono soffermati tutti gli intervenuti; Salvatore Stanca, in particolare, ha parlato di “bilancio senz’anima, certamente ineccepibile dal punto di vista contabile ma privo di quella visione di prospettiva e di quell’identità politica che una città come Casarano meriterebbe”, contraddicendo le parole con le quali Caputo, nel dare il via ai lavori, aveva definito il documento. Questi, infatti, ha parlato di “bilancio con l’anima”, “quella che – ha spiegato – si intravede attraverso i numeri, perché la vita di una città non si può ridurre ai numeri” ed ha definito la Casarano delineata dal suo piano economico come la “città dei servizi, più che delle fabbriche”. Non hanno dunque trovato riscontro i pessimistici pronostici da pre-gara che, inevitabili in occasione degli appuntamenti cruciali, avevano dato come “a rischio” l’amministrazione guidata da Remigio Venuti. Questi ha definito l’approvazione del bilancio come “una grande vittoria del Comune nell’interesse della città intera” e come il punto dal quale partire per affrontare l’ultimo anno di governo. “Ripartiremo da qui – ha detto – e ripartiremo tutti insieme; sono molto soddisfatto del clima che abbiamo respirato in aula consiliare; è normale che ci siano osservazioni ed anche critiche, ma è importante riuscire a superarle e lavorare per il bene della comunità”. Nettamente meno “problematici” gli altri due punti all’ordine del giorno: il cambiamento di classificazione della piazza antistante la chiesetta di Lourdes (iter necessario per poter nominare la piazza) e l’approvazione dello schema di convenzione che sancisce la proprietà Iacp di 56 alloggi di edilizia popolare in contrada Botte (anche in questo caso, si tratta di un passo obbligato da parte del Comune per poter riscattare gli alloggi e consegnarli ai residenti). Entrambi approvati all’unanimità dei presenti.

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