Casarano. Dimissioni in Commissione

Automatica decadenza dell’organo consiliare

Salvatore Stanca (Ds), Claudio Bastianutti (An) e Francesco Ferrari (Udc) hanno lasciato la Commissione consiliare “Bilancio e Sviluppo economico”. I tre hanno denunciato il mancato coinvolgimento della commissione nella stesura del Bilancio di previsione 2008, che l’esecutivo dovrà approvare entro il 30 giugno

I consiglieri comunali Salvatore Stanca (Ds), Claudio Bastianutti (An) e Francesco Ferrari (Udc) si sono dimessi da componenti della Commissione consiliare “Bilancio e Sviluppo economico”. Alla base della grave decisione, che determina l’automatica decadenza dello stesso organo consiliare, c’è il mancato coinvolgimento della commissione nella stesura del Bilancio di previsione 2008, che l’esecutivo dovrà approvare entro il 30 giugno prossimo. Le dimissioni dei tre membri costituisce l’ultimo capitolo di un conflitto istituzionale in atto da oltre un anno con il titolare della delega al Bilancio, Gabriele Caputo. A distanza di un anno esatto, si ripete lo scontro tra chi ha diritto ad essere consultato sulla preparazione di un atto importante per il Comune e chi ha la responsabilità di idearlo e presentarlo. I tre dimissionari accusano l’esecutivo di aver messo la commissione sul fatto compiuto, “nonostante in passato ci siano state diverse sollecitazioni affinché venisse consultata per tempo la commissione”, osserva Ferrari. Il fatto che ha determinato la decisione delle dimissioni è stata la richiesta (non accolta) del sindaco, Remigio Venuti, di convocare il Consiglio Comunale l’11 giugno per approvare il bilancio di previsione. Una richiesta definita “provocatoria” perché, dati i tempi ristrettissimi, avrebbe precluso ai consiglieri comunali di presentare eventuali emendamenti, il cui iter è rigidamente definito. “E infatti – rivela Bastianutti – la Conferenza dei capigruppo, all’unanimità, ha stabilito che la data proposta dal sindaco era inaccettabile e che la prima data possibile era il 25 giugno. Pensate che il 9 giugno, ossia due giorni prima della data proposta dal sindaco, non ci avevano ancora consegnato la relativa documentazione”. Il presidente dell’assemblea cittadina, Paolo Zompì, non ha ancora deciso la data di convocazione. “Lo chiamano bilancio partecipato – aggiunge Stanca – ma l’assessore consulta tutti tranne i rappresentanti dei cittadini. Caputo si giustifica, come gli anni scorsi, che c’è un ritardo degli uffici. Ma se è così, si tratta di un grave problema politico”. I tre dimissionari, tra l’altro, hanno rivelato che il bilancio di previsione 2008 non ha sforato il patto di stabilità per soli 300 euro. “E’ un bilancio ingessato – osserva Ferrari – e sono sicuro che chiunque verrà dopo avrà difficoltà enormi ad amministrare”. E poi conclude con una battuta: “D’altronde, con 300 euro di margine, basta una cena e sfori il patto di stabilità”.

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