Un aiuto ai pescatori

L’intervento di Barba a proposito della crisi che sta investendo il settore della pesca

Un contributo economico alle marinerie contro il “caro-gasolio”. Vincenzo Barba, deputato del PdL ha chiesto (ed ottenuto) rassicurazioni da parte dei ministri Fitto e Zaia

di Vincenzo Barba* Un vero e proprio stato di calamità! Così deve essere intesa la crisi in cui versano le marinerie italiane e salentine. Una crisi che potrà essere risolta solo attraverso l’individuazione delle risorse e l’erogazione di un contributo economico ad hoc che aiuti i pescatori ad acquistare il carburante. Entro la fine di giugno, certamente, il Governo Berlusconi si sarà attivato per dare una risposta alle marinerie italiane che sono in stato di agitazione da Venezia a Trapani, passando, ovviamente, per tutto il territorio jonico-salentino. Nel pomeriggio di ieri ho avuto rassicurazioni in tal senso dal ministro Raffaele Fitto che ha promesso a me e a tutto il mondo della pesca pugliese e salentina un impegno in prima persona e un pressing senza pari nei confronti del ministro Zaia, che ha anche la delega alla pesca, per dare risposte concrete alle urgenti richieste di tutto il comparto. In tal senso ho fatto pervenire al ministro Fitto richieste chiare e puntuali che ho avuto modo di concordare telefonicamente, nel corso della mattinata, con tanti esponenti delle marinerie. Il discorso è molto chiaro: il costo del gasolio è schizzato a 80 centesimi di euro al litro! Cifre da capogiro e insopportabili: pensate che siamo sull’ordine delle vecchie 1.600 lire al litro, tanto quanto, solo un anno e mezzo fa, costava il gasolio alla colonnina e alla pompa per la distribuzione non agevolata. Si pensi che questo costo insostenibile di 80 centesimi di euro al litro è addirittura un costo esentasse, altrimenti, ci sarebbe da fermarsi e da interrompere qualsiasi forma di servizio. Ho chiesto al ministro Fitto un impegno immediato e diretto, subordinato alle direttive comunitarie e fuori dalle agevolazioni del “Pacchetto pesca” di cui si discute, agevolazioni che pure ci devono essere, ma che non possono essere confuse e barattate con questo ulteriore provvedimento economico dovuto alla incredibile straordinarietà del prezzo a cui è arrivato il gasolio. Il contributo alle demolizioni, il sostegno una tantum, il fermo biologico, gli accordi per la pesca con Stati partner, l’estensione delle zone marine da adibire alla pesca: sono tutti provvedimenti importanti che devono essere tenuti, però, fuori da un contributo straordinario che va chiesto al Governo in termini di sostegno economico all’acquisto del carburante. Chiedo soltanto alle marinerie di continuare a mantenere la stessa forma civile di protesta che le sta contraddistinguendo e che sta consentendo loro, sempre più, di ottenere l’appoggio e il sostegno di tutto il Paese e di tutte le categorie. *deputato PdL

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