Costa dà fiducia al governo Berlusconi

Sintesi dell'intervento in Senato

“Non possiamo non rilevare la grande passione del presidente Berlusconi, la cristiana generosità, la perfetta aderenza del programma alle istanze ed aspettative della persona, della famiglia, dell'impresa, del lavoro, dello Stato”. Così Giorgio Rosario Costa ha dato la sua fiducia la nuovo governo

“Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, nel testo ho trovato la volontà di rendere efficiente e semplificare la pubblica amministrazione, sia nella direzione di digitalizzare l'apparato burocratico, sia nella volontà di rivedere la composizione e il funzionamento degli organi degli enti territoriali, che, oggi, soffrono ancora e traslano la loro sofferenza sull'apparato burocratico”. Con queste parole ha esordito Giorgio Rosario Costa, confermato senatore della Repubblica alle ultime consultazioni politiche che hanno visto vincitore il fronte del centro-destra, nel suo discorso di fiducia al governo Berlusconi. “Nella relazione – ha continuato – trovo pure la necessità e la volontà di comprimere e stagnare la spesa corrente, quella spesa improduttiva che, una volta supportata ed erogata, non lascia residui di sorta sul piano del miglioramento delle condizioni di vita della persona, della famiglia, dell'impresa, nonché la necessità di ridurre la pressione fiscale per rimuovere l'habitat del cosiddetto inferno fiscale che fa fuggire l'imprenditore italiano ad estero dal territorio italiano. Vi è poi la dichiarata volontà di conseguire il riequilibrio territoriale. È bene che il presidente Berlusconi – ha proseguito il senatore matinese – si ponga questo problema che ha fatto grande colui che lo affrontò con maggiore impegno e successo, Alcide De Gasperi. È nel riequilibrio territoriale che si misura la capacità del governante”. In conclusione, Costa ha fatto i suoi auguri a Renato Schifani, presidente del Senato e al nuovo premier Silvio Berlusconi: “A voi e al presidente Berlusconi l'augurio perché possiate insistere in questa direzione, ben sapendo che la cartina di tornasole per risolvere queste problematiche è l'indice di disoccupazione. A tutto ciò – ha concluso – va aggiunto l'atavica questione dell'energia ed il riordino della Difesa, questo ambito dello Stato, Difesa e Forze Armate, che io ritengo, anche per l'esperienza vissuta da Sottosegretario di Stato, essere uno dei settori più rilevanti della pubblica amministrazione. Non possiamo non rilevare la grande passione del presidente Berlusconi, la cristiana generosità, la perfetta aderenza del programma alle istanze ed aspettative della persona, della famiglia, dell'impresa, del lavoro, dello Stato; il tutto con alto senso di un servizio reso alla collettività e nella logica di una dottrina sociale della Chiesa a me molto cara.”

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