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Intervista a Massimo De Donno, vice direttore generale e responsabile commerciale di Banca Arditi Galati (Gruppo Banca Sella) sulla rivoluzione che, dal 30 aprile, investirà assegni e libretti
Dal 30 aprile saranno tutti non trasferibili e, sulle girate, sarà obbligatorio inserire il codice fiscale di chi lo incassa. Rivoluzione in tema di assegni e libretti. Massimo De Donno, vice direttore generale e responsabile commerciale di Banca Arditi Galati (Gruppo Banca Sella) ci spiega, nel dettaglio, in che cosa consistono i cambiamenti. La legge cambia il modo di fare gli assegni, come? “Dal 30 aprile 2008, per disposizione di legge, non sarà più possibile emettere un assegno bancario o circolare per un importo pari o superiore a 5000 euro senza la clausola “non trasferibile” e senza aver indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario. Gli stessi tipi di cambiamento riguarderanno anche gli assegni circolari”. Come saranno i nuovi libretti di assegni? “Tutti i nuovi libretti di assegni che verranno consegnati saranno già muniti della clausola non trasferibile e potranno unicamente essere presentati in banca per l’incasso dal beneficiario. Sarà possibile richiedere assegni in forma libera (ovvero senza tale clausola) solo facendone richiesta scritta: se non verrà specificato a, di norma si procederà a rilasciare un carnet di assegni non trasferibili”. Ci saranno dei costi per gli assegni liberi? “Per ogni assegno libero sarà richiesto di pagare allo Stato un bollo pari a 1,50 euro, il cui costo verrà addebitato come controvalore al momento del ritiro. Gli assegni emessi in forma libera potranno essere girati esclusivamente riportando accanto alla firma il codice fiscale del giratario”. Che cosa succede se dopo il 30 aprile ci capita in mano un assegno libero con importo superiore ai 5000 euro? “Nel caso dopo il 30 aprile ci si trovasse di fronte a un assegno libero che presenta un importo di 5.000 euro o più senza la dicitura ‘non trasferibile’, e solo se formalmente corretto in tutte le sue parti, sarà possibile comunque negoziarlo, ma l’irregolarità verrà segnalata al Ministero dell’economia e delle finanze, che ha introdotto le nuove regole”. Come sarà possibile girare un assegno? “Cambiano anche le modalità in cui sarà possibile effettuare la girata degli assegni liberi: sarà necessario firmarlo e inserire accanto alla firma il proprio codice fiscale facendo attenzione a scriverlo correttamente: nel caso di assegno per conto di una ditta, invece, bisognerà inserire al posto del proprio codice fiscale la partita iva della ditta stessa. Senza questi dati non sarà quindi possibile girare l’assegno e qualsiasi “girata” è da considerarsi non valida. L’unica eccezione rappresenta gli assegni tratti su banche estere, per cui non sarà necessaria indicazione di codici fiscali o partite iva: la nuova normativa si applica, infatti, solo per gli assegni tratte su banche italiane”. Che cosa succede con i vecchi libretti di assegni? “I vecchi libretti di assegni potranno continuare ad essere utilizzati, ma con una differenza fondamentale: se sono stati emessi prima del 30 aprile 2008 potranno essere utilizzati come assegni liberi, purché rispettino il limite dei 12.500 euro. Se invece sono stati emessi dopo il 30 aprile ricadranno nella categoria degli assegni liberi e quindi potranno essere utilizzati come tali rispettando il limite dei 5.000 euro, altrimenti occorrerà apporre la dicitura non trasferibile. Gli assegni emessi prima del 30 aprile, se anche utilizzati come liberi non comporteranno il versamento del bollo, dal momento che questa spesa riguarda solo l’imposta al momento del rilascio del carnet, ed entrerà in vigore, quindi, con la data del 30 aprile prossimo ogni volta che richiederemo degli assegni liberi nuovi”.
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