Storie di ordinaria complicità.
Tutti affermano (solo a telecamere accese) che occorre un'impegno forte contro la criminalità organizzata. Che occorre una reazione forte dello Stato. Spesso lo Stato non può reagire perchè chi si occupa di gestirlo è complice della mafia. Anche in realtà, come quella salentina, che sembrano quasi del tutto libere da fenomeni mafiosi. Ormai i mafiosi non sparano più: giocano in borsa.
XII Giornata Nazionale del ricordo e dell'impegno per le vittime delle mafie. Bari 16 marzo 2008. Tante testimonianza di familiari delle vittime. Unico punto in comune: l'assenza dello Stato. “Dov'è lo Stato?” si chiedeva qualcuno. “Lo Stato è complice” azzardava qualcun altro. “Liberiamo le istituzioni dalla mafia” dicevano i più fiduciosi. “Con la mafia bisogna conviverci” affermava un Ministro della Repubblica: indipendentemente dal colore politico forse questo pensiero trova molti politici d'accordo. E come dare torto ai tanti amministratori locali che chiudono gli occhi sugli investimenti mafiosi (anzi li incentivano) semplicemente perché poi nel supermercato costruito con i soldi riciclati andranno a lavorare decine di persone “proposte” dal Sindaco o dall'Assessore di turno. Tutti contenti. Il mafioso avrà riciclato il proprio denaro, i cittadini più devoti avranno trovato lavoro, il politico avrà distribuito un po' di posti di lavoro alla sua “clientela” in cambio di una rielezione assicurata. E non fa niente se per fare un investimento il mafioso avrà taglieggiato commercianti, spacciato droga o, solo quando proprio non si poteva fare diversamente, avrà ammazzato qualcuno. L'importante è che nessun ingranaggio si rompa. Tanto ogni assessore comunale è amico di uno provinciale o regionale. O di un onorevole che avrà bisogno di quei voti per essere eletto. Quindi l'impegno contro le mafie lasciamolo ai poliziotti coraggiosi, ai magistrati fedeli servitori dello Stato. Ai commercianti che decidono di ribellarsi non pagando il pizzo e che vedono bruciare i loro negozi. Questi sì, possono permettersi di essere coraggiosi: non hanno mica figli da sistemare!
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