Un patto per uscire dal tunnel

La proposta di Liber@città

Per superare la crisi economica nella quale la città di Casarano è piombata negli ultimi anni servono proposte concrete da parte di tutti. E’ questa la convinzione dell’associazione presieduta da Salvatore Ferilli

“Per rilanciare Casarano serve un progetto di grande respiro sostenuto dalle categorie produttive, dalle associazioni e da tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della città”. Il progetto, denominato “Patto per Casarano”, viene lanciato dall’associazione culturale Liber@città che, con un comunicato stampa diffuso nfei giorni scorsi, invita le parti sociali (associazioni degli industriali e degli altri settori produttivi, i sindacati) a tirare fuori idee propositive per far uscire dal tunnel la nostra città. Ad un anno dalle elezioni amministrative, che serviranno ad eleggere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio Comunale, la proposta costituisce un ottimo argomento per aprire il dibattito sul futuro di Casarano. L’analisi dell’associazione culturale, vicina al centro-destra, parte dalla crisi economica che attanaglia la città e il suo distretto da almeno un decennio. “I problemi principali della nostra città – si legge nella nota, firmata dal presidente Salvatore Ferilli – sono legati allo sconvolgimento del nostro tessuto produttivo che ha comportato per migliaia di persone la perdita del posto di lavoro. Se ognuno di noi pensasse per un attimo a com’era Casarano appena dieci anni addietro vedrebbe una città operosa, dove non mancava certo lo spirito di iniziativa, dove i giovani potevano costruire il loro futuro”. Dopo gli anni dello sviluppo economico, oggi Casarano “sembra essere caduta in uno stato di catalessi, uno stato di torpore da cui sembra non voglia o non possa svegliarsi”. Una parte di responsabilità, secondo il presidente di Liber@città, è da ricercarsi nella politica degli ultimi anni. “E’ chiaro che la classe dirigente che ha governato la nostra città in questo decennio qualche colpa ce l’abbia – osserva Ferilli –; molti di noi sono stati d’accordo nell’affermare che i nostri amministratori sono stati bravi, molto bravi, nell’intercettare molte forme di finanziamento (Pom area pelle, Pit9, Pis, Area sistema, Area Vasta, ecc.), ma sono stati altrettanto bravi nel rendere improduttivi molti di questi finanziamenti”. La responsabilità maggiore dei nostri amministratori è stata quella di riuscire a far essere improduttivi migliaia e migliaia di euro – prosegue la nota – soldi pubblici che sono stati spesi, ma che non hanno avuto alcuna ricaduta sul tessuto produttivo casaranese, e di cui molti cittadini si sono accorti solo leggendo i comunicati stampa del nostro sindaco”. Il presidente di Liber@città, tuttavia, invita tutti ad essere uniti e lancia un appello a tutti per trovare una soluzione. “Alla luce di tutto questo –conclude la nota – tutti noi ci siamo trovati d’accordo nell’immaginare per la nostra Associazione un ruolo attivo nella costruzione del nuovo Patto per Casarano, cercando di far essere Liber@città attore di un nuovo progetto insieme ad altre associazioni, ad altri soggetti, tutti animati da idee propositive e positive, finalizzate a far uscire fuori dal tunnel la nostra città”.

Leave a Comment