Se la Shoah è roba da ragazzi

Una mostra per non dimenticare

Rimarrà aperta fino all’8 febbraio e sarà visitabile durante l’orario di lezione e dalle 15.30 alle 17.30 la mostra sulla “Giornata della Memoria” allestita presso i locali del liceo scientifico “Vanini” di Casarano. L'esposizione ambisce a raccogliere lo stesso successo dello scorso anno

Di recente lo scrittore israeliano David Grossman si è chiesto dubbioso se il dibattito sulla Shoah non si sia trasformato in una sorta di obbligo formale. A vedere i ragazzi del Liceo Scientifico “Vanini” con quanta dedizione, cura e passione hanno allestito, anche quest’anno, la mostra sulla “Giornata della Memoria” non si direbbe. Avrebbero potuto ripetere pari pari l’allestimento dell’edizione passata, che già aveva una particolare suggestione, invece hanno deciso di allargare l’orizzonte delle “crudeltà umane” ad altri genocidi, meno conosciuti e più recenti, come quello perpetrato dai Khmer Rossi in Cambogia; il genocidio degli armeni ad opera dei turchi; la pulizia etnica nell’ex Jugoslavia e quella in Darfur. Dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, i rappresentanti della Consulta degli Studenti del “Vanini”, insieme alle classi quarte e quinte e con la collaborazione delle docenti Franca Capoti e Claudia Costantino, hanno allestito una mostra di fotografie e di documenti, cartacei e audiovisivi. Particolarmente interessanti sono le versioni originali dei settimanali Europeo ed Espresso degli anni Sessanta e Settanta con i reportage di Oriani Fallaci dal Vietnam e di altri giornalisti. La mostra è aperta fino all’8 febbraio (sabato e domenica esclusi) e si può visitare durante l’orario di lezione e dalle 15:30 alle 17:30. Inoltre potrà essere visitata con la guida virtuale affidata ad un lettore mp3 (ce ne sono dieci a disposizione) dove gli studenti hanno registrato la documentazione a corredo.

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