Un sindaco denuncia la chiesa

Altro caso di maneggio di proprietà

Ancora un altro caso di denuncia. Questa volta è un sindaco a lamentarsi dei maneggi di proprietà rigurdo a beni concessi alla chiesa

Ai perseguiti locali casi di pedofilia, alla condanna del braccio-destro del capo dei vescovi pugliesi, per la gestione di un Centro-immigrati, al conflitto aperto dal sindaco di Acquaviva delle Fonti (BA) contro il vescovo, “governatore” del locale Ospedale-Opera Pia, si aggiunge ora la contestazione del sindaco di Cisternino (BR) contro le suore del posto, per la decisione di alienare uno storico palazzo, donato loro col vincolo di celebrare messe e divieto di vendita. Quasi simile la denuncia ad Acquaviva: l'irregolare accatastamento da parte del vescovo di beni inalienabili dell'Opera Pia, oltre all'affidamento di appalti ad una società mista interna, aggirando l'obbligo di gara e i livelli di razionalizzazione della spesa, richiesto dalla Regione. Casi finora unici, di “Primi Cittadini” pugliesi che non favoriscono e lasciano libera la “mano” del clero e che il coordinamento regionale dei circoli dell'Uaar riconosce ed apprezza. La dignità laica, l'autonomia politica e l'etica pubblica fanno “sana” la nostra democrazia. A questi principi vorremmo si ispirassero ordinariamente le nostre istituzioni a tutti i livelli. Giacomo Grippa UAAR, unione degli atei e degli agnostici razionalisti, Puglia

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