La tragedia a Cocumola
Aveva problemi psichici e da poco era rientrato in casa, dopo essere stato in cura presso un centro di riabilitazione ed una comunità di Patù. Ha ucciso il fratello colpendolo con un coltello da cucina alla giugulare. Per l'uomo non c'è stato a da fare
E’ bastato un solo colpo ad uccidere Carmine Borlizzi, 48 anni, di Cocumola, frazione di Minervino. Un colpo secco, con un coltello da cucina, dritto alla giugulare. Poi niente da fare. A sferrarlo è stato il fratello di lui, Daniele, 37 anni, dopo un furioso litigio nato, a quanto sembra, da motivi futili. A dare l’allarme è stato un terzo fratello, Cesare, che ha allertato i vicini uscendo per strada e suonando ai citofoni. Ma all’arrivo del personale medico e degli inquirenti l’uomo era già deceduto. Di Daniele, invece, si sa che avesse problemi psichici e che, dopo diverso tempo trascorso in cura presso il Centro di igiene mentale e presso una comunità di Patù, era rientrato a casa.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding