Gallipoli. Scontro Barba-Pindinelli

Vincenzo Barba attacca Elio Pindinelli

Vincenzo Barba, ex sindaco di Gallipoli, risponde alle accuse lanciate da Elio Pindinelli, studioso e già assessore alla Cultura

di Vincenzo Barba* Non è credibile agli occhi dei cittadini chi da carnefice prova in tutti i modi ad atteggiarsi a vittima innocente, strumentalmente. È triste assistere al piagnisteo di chi, come Elio Pindinelli, dopo aver elemosinato una manciata di attestati di solidarietà, dalla poltrona comoda della sua piccola emittente cittadina attacca e offende il duro lavoro di uomini e donne che, come il sottoscritto, si sono impegnati – su inequivocabile mandato elettorale – ad amministrare una città complessa come Gallipoli provando in tutti i modi a salvarla dal dissesto economico in cui era stata fatta precipitare, cercando di tenere lontani dalla buona amministrazione gli artigli rapaci di chi ritiene che governare la città significhi soltanto avere la possibilità arroccarsi in una postazione privilegiata dalla quale poter controllare meglio i propri affari e farli ben prosperare. Elio Pindinelli, quotidianamente e per più volte al giorno, ritiene utile alla sua causa l’attaccare a testa bassa, come un toro infuriato, il sottoscritto, inventando, spesso di sana pianta, vicende e situazioni, dando pareri e consigli come un Solone imbiancato al quale nessuno ha chiesto niente. Per il grande rispetto che ho nei confronti dell’importanza dell’informazione non ho mai provveduto a tutelarmi di fronte al racconto palese di innumerevoli menzogne sul mio conto ed ho ingoiato bocconi amari nella convinzione che tutti i cittadini gallipolini avrebbero avuto modo di comprendere le mistificazioni di Pindinelli e dei tanti “monologhisti” che si succedono sulla piccola emittente cittadina. Ho anche ritenuto che i gallipolini, nella loro grande capacità di sapersi rendere conto, in prima persona, della realtà dei fatti, avrebbero espresso con il voto la considerazione nei confronti di chi, parlando senza alcun controllo da quella piccolissima emittente locale, pensa e spera di influenzare ed indirizzare la libera espressione del voto cittadino nella prossima primavera. Nella trasmissione “Talk Sciò” della nota emittente provinciale RTS alla quale sono stato invitato, ho espresso il mio libero pensiero nei confronti di chi pensa di offendere senza avere il buon gusto e l’ironia di sentire cosa gli altri pensano di lui. Ho espresso le mie libere opinioni nel pieno esercizio del rispetto del mio mandato istituzionale, ma soprattutto nel pieno rispetto della mia coscienza limpida e cristallina. Se il confronto si deve spostare dal franco scambio di opinioni alle aule dei tribunali nessuno più di Vincenzo Barba, anche se a malincuore, sarà contento di ritenere ciò come un invito a dimostrare chi sono le vittime e chi sono i carnefici della vicenda e quali accordi e quali inciuci sottobanco si tengano ben nascosti in virtù di futuri accordi. La nostra dirittura morale non si piega e non si spezza davanti alle paventate minacce giudiziarie di chicchessia, continuando ad avere, come sempre, la massima fiducia nella Giustizia che saprà valutare le eventuali manchevolezze di ciascuno di noi. * ex sindaco di Gallipoli

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