Filanto. Oggi l’incontro

Presente anche Venuti

Si terrà alle 16 di oggi l’assemblea che le organizzazioni sindacali hanno fissato presso l’auditorium comunale. Venuti ha dichiarato di avere pochi poteri per risolvere la crisi ma di voler far sentire la vicinanza dell’amministrazione ai lavoratori

I lavoratori delle società “Zodiaco”, “Labor”, Tecnosuole” e “Filanto 92” terranno questo pomeriggio (ore 16) una pubblica assemblea per discutere dell’annunciata crisi del Gruppo Filanto. All’adunanza convocata dalle organizzazioni sindacali di categoria (Filtea-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil) presso l’Auditorium comunale di via Parente (nei pressi del Municipio) dovrebbe partecipare anche il sindaco di Casarano, Remigio Venuti, accogliendo l’appello lanciato l’altra sera da alcuni operai minacciati da licenziamento. Ieri mattina, intanto, il primo cittadino ha già incontrato nella sala consiliare una trentina di lavoratori dell’industria di Antonio Filograna che aveva chiesto un confronto sul tema caldo della crisi del Tac. Venuti ha anticipato le mosse che la sua amministrazione intende fare nei prossimi giorni: un incontro immediato con la proprietà Filanto, le parti sociali, i rappresentanti istituzionali di Provincia, Regione, Governo, gli altri sindaci del territorio, “per comprendere gli esatti contorni della crisi che investe il Gruppo casaranese leader nel settore della produzione calzaturiera”, e l’attivazione di un tavolo di coordinamento territoriale per monitorare l’andamento della situazione e individuare eventuali percorsi alternativi. Sono questi, quindi, gli impegni che l’amministrazione comunale di Casarano, per voce del sindaco e del vicesindaco, Gabriele Caputo, ha assunto durante l’incontro di ieri mattina. “Voi sapete – ha affermato Venuti – che un’amministrazione comunale non ha né mezzi né poteri per intervenire in una situazione del genere. Tuttavia è nostra intenzione agire tutte le possibilità a disposizione perché gli effetti di questa crisi siano il meno possibile devastanti, e perché voi non vi sentiate abbandonati in un momento così cruciale e delicato. La mia esperienza di sindaco – ha proseguito – si è inaugurata nel ’99, proprio quando il Tac iniziava a dare segni di evidente cedimento, aprendo un falla irreversibile. Ovviamente non è in nostro potere fronteggiare scelte e difficoltà aziendali determinate da contesti globali, però intendiamo fare tutto quel che è in nostro potere almeno per fronteggiarle. Come è accaduto, ad esempio – ha ricordato Venuti – allorquando l’apertura di nuove imprese sul nostro territorio ha permesso, sia pure in minima parte, l’assorbimento di lavoratori qualificati ex Filanto”. I lavoratori hanno espresso l’ansia e la preoccupazione per un futuro da disoccupati e si sono dichiarati convinti che la crisi non sia dovuta a un calo di commesse, ma piuttosto alla volontà aziendale di delocalizzare l’intero processo produttivo agendo sui bassi costi e sui bassi salari. Tutti temi che rimbalzeranno anche nell’assemblea di questo pomeriggio.

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