La proposta di Adriana Poli Bortone
Adriana Poli Bortone, deputata Uen e coordinatrice di An in Puglia, si dice in linea con Confindustria quando denuncia l’alta pressione fiscale che il governo italiano impone ai cittadini. “La soluzione potrebbe essere – dice – una detassazione per il primo triennio”
“Il dibattito aperto da Confindustria sulla altissima pressione fiscale imposta dal Governo è assolutamente in linea con quanto da tempo affermato dal centrodestra. Appare ormai evidente che alta pressione fiscale ed evasione vadano di pari passo e con esse situazioni di illegalità ed aziende in crisi”. Questo il punto di vista di Adriana Poli Bortone, deputata del Gruppo Uen al Parlamento europeo e coordinatrice di Alleanza Nazionale in Puglia nel dibattito in corso su conti pubblici, tasse ed evasione fiscale. “Vale la pena allora – è l’invito di Poli Bortone – riproporre la totale detassazione per i primi tre anni per le imprese di nuova costituzione, consentendo alle stesse un sostanziale e più sereno avviamento delle attività. E non si venga a dire che l’Ue non lo consentirebbe mai. Una trattativa in tal senso (a quel che ci è stato reiteratamente riferito) ha già avuto esito positivo per le compagnie aeree vincitrici del bando per gli aeroporti di Puglia con la constatazione (non so se considerarla una aggravante!) che non sempre si tratta di compagnie italiane, meno che mai del Sud. Se davvero si vuol risanare l’economia e dare impronta di sviluppo al Mezzogiorno non si può che pensare ad una fiscalità azzerata per un triennio. Forse il tesoretto potrebbe produrre dei vantaggi. Va detto, infine, che non sarebbe superfluo, per una valutazione completa, conoscere quanti italiani, imprenditori e non, siano residenti all’estero e quante società abbiano la loro sede sociale all’estero. La lettura – conclude Adriana Poli Bortone – ci darebbe un quadro complessivo indubbiamente interessante”.