Case-parcheggio per disabili. Sopralluogo della Poli Bortone

I disabili parlano di “case invivibili”

Ieri mattina il sindaco di Lecce ha fatto un sopralluogo presso le case-parcheggio per disabili. Fughe di gas, umidità, infiltrazioni sono solo alcuni dei problemi che da due anni rendono “invivibili” i 20 appartamenti situati di fronte all'Acquedotto pugliese.

Case-parcheggio per disabili invivibili? Ci pensa la Poli. Dopo il sopralluogo di ieri mattina, infatti, il Sindaco di Lecce promette di trovare una nuova sistemazione temporanea alle 12 famiglie assegnatarie degli alloggi per soggetti disabili, situati di fronte all’Acquedotto pugliese, in attesa di effettuare ulteriori lavori di ristrutturazione. Ad attenderla all’ingresso dell’edificio, c’erano i rappresentanti delle famiglie assegnatarie di 12 appartamenti (altri 8 sono in attesa di essere consegnati), insieme a don Fernando Doria, parroco della vicina chiesa di San Vincenzo e al “nonno vigile” dell’adiacente succursale della scuola elementare «A.Diaz». Tanti i problemi di cui il primo cittadino di Lecce ha preso nota, stilando un elenco dettagliato. Appartamenti nuovissimi, le cui chiavi sono state consegnate dal Comune di Lecce nel mese di gennaio 2005, già dopo 4 mesi presentavano chiazze di muffa sparse sui muri e negli armadi, crepe e infiltrazioni di acqua che, quando piove, portano ad allagamenti soprattutto al primo piano dello stabile. Secondo la Poli Bortone, però, come prima cosa occorre capire da dove viene la forte puzza di gas che si sente nello stabile e che ha portato più volte i residenti a chiamare i Vigili del fuoco. Si tratta probabilmente di fughe di gas che interessano tutto l'impianto Enelgas. Il sindaco ha visitato internamente alcune delle case-parcheggio, constatando la presenza di umidità, muffa sui muri, crepe che portano l’intonaco a staccarsi dalle pareti, canne fumarie non a norma di legge. A causa dell'umidità eccessiva che bagna i pavimenti, uno dei disabili è finito in ospedale per una frattura al braccio dopo uno scivolone. La causa di questo “clima”dipende dalla non coibentazione dell’intero edificio non effettuata dalla ditta che si è occupata, fin dall’inizio, dei lavori allo stabile e con la quale il Comune pare essere in causa. «Ai tanti disagi interni, tra i quali anche la mancanza di un ascensore – fa sapere uno dei disabili – si aggiunge il degrado tutt’intorno all’edificio: sul parco che ci avevano promesso, ci hanno piazzato delle centraline ad alta tensione e i lavori per la costruzione della palestra destinata ai bambini della vicina scuola elementare e a noi, sono fermi da più di 10 anni. Ad oggi è meta di drogati e di coppiette che forse non vedono il cartello di pericolo che è lì da sempre» «Il problema del degrado ambientale dell’intera zona – dice nonno vigile, volontario dell’Auser – riguarda anche i bambini della scuola elementare che si trova accanto alle case per i disabili: trovo siringhe e altro schifo nei giardini, forse per mancanza di illuminazione davanti alla scuola; i bambini non hanno nemmeno una palestra, perchè quello scheletro di cemento è abbandonato lì da anni con un mucchio di macerie davanti». Il sopralluogo del primo cittadino di Lecce fa seguito a numerosi esposti presentati anche alla Polizia e alla Questura, dagli assegnatari degli alloggi per disabili. «Il sindaco è sempre stato attento ai nostri problemi – dice uno di loro – ma anche gli ultimi lavori fatti nell’estate del 2006 non hanno risolto a. Siamo punto e a capo e vivere in queste condizioni, che si aggiungono ai nostri disagi fisici, non è più sopportabile».

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