Causo non ce l'ha fatta

Stamattina la morte clinica. Poi il cuore ha cessato di battere

Anche il cuore, che sembrava instancabile, ha ceduto. Ed Enrico Causo, primo cittadino di Racale, non ce l'ha fatta. E' morto in un letto del “Vito Fazzi” di Lecce, dopo il malore che l'aveva colto domenica. Domani i funerali

Si è spento oggi nella sua stanza presso il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, Enrico Causo, primo cittadino di Racale e consigliere provinciale dell’Udc. Non ce l’ha fatta a reggere ancora il suo cuore, che stamattina ancora continuava a battere, mentre la morte clinica era già stata annunciata dai medici e la vita del 61enne dipendeva solo dalla macchina alla quale era collegato. Ma già si sapeva che le sue condizioni erano irrecuperabili; gli stessi medici e gli esami cui era stato sottoposto al suo arrivo in ospedale avevano emesso un verdetto difficile: aneurisma cerebrale. Impossibile da guarire, anche perché l’emorragia era troppo estesa per intervenire chirurgicamente. Si è rivelato così impietoso il malore che ha colto il primo cittadino nella prima mattina di domenica. Alle 7.30 circa, infatti, l’uomo si preparava per la consueta passeggiata in compagnia della moglie. Ed è stata lei ad accorrere per prima, dopo aver udito un tonfo nella stanza da letto. Dopo pochi minuti, Causo ha perso conoscenza e per lui non c’è stato più a da fare. Un’ambulanza del 118 l’ha condotto d’urgenza presso l’ospedale “Francesco Ferrari” di Casarano. Già qui i primi accertamenti avevano prospettato una situazione tutt’altro che semplice. In seconda mattinata è stato trasportato a Lecce. Qui l’ha tenuto in vita una macchina. E il suo cuore che sembrava non stancarsi di battere. I funerali si svolgeranno domani.

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