Con qualche giorno di ritardo, la Pellegrino bis è pronta a partire
Ecco la nuova giunta provinciale: la Cultura rimane nelle mani del presidente; rivoluzione per Loredana Capone; premiati Gianni Scognamillo e Luigi Calò; Gianna Capobianco, new entry
Tiene la Cultura per sé, Giovanni Pellegrino. Nonostante negli scorsi giorni si fossero fatti almeno due nomi di candidati alla delega e cioè Sergio Blasi (Ds), sindaco di Melpignano e patron della Notte della Taranta, e Maria Rosaria Manieri (Sdi), già assessora provinciale al Turismo e Marketing territoriale. Cambia tutto per Loredana Capone, invece, già vicepresidente della Provincia, che nel corso amministrativo appena iniziato si occuperà di Comunicazione istituzionale, Affari generali, Politiche educative, Sicurezza e qualità sociale, Pari Opportunità. Gianni Scognamillo lascia i Lavori pubblici (se ne occuperà Salvatore Capone) per prendere la maxi-delega all’Ambiente; a Cosimo Durante vanno anche le Attività produttive. All’unica new entry, Gianna Capobianco, indicata dai vertici della Quercia, vanno la Programmazione economica e i Rapporti con l’Università. Luigi Calò ottiene qualcosa in più, ovvero le Politiche del lavoro che si aggiungono alle Politiche giovanili e alla Promozione della pace. Mario Pendinelli sarà delegato al Personale oltre che alla Formazione professionale. Confermate le deleghe di Giuseppe Merico ai Trasporti e ai rapporti con la Stp, di Gianni Sergi alle Politiche dell’energia e di Carlo Madaro alla Tutela dei diritti, alla Tutela dei consumatori, alla Lotta all’usura e al racket e al Servizio immigrazione. Alla Margherita, che si è sentita tenuta in grande considerazione dalle scelte del presidente della Provincia, il nuovo assetto della giunta piace così. All’opposizione non tanto. Raffaele Baldassarre, ad esempio, portavoce dell’Opposizione in Provincia, l’ha criticato come un rimpasto al ribasso, giudicando la decisione di Pellegrino di tenere la Cultura per sé come un escamotage per non scontentare nessuno degli “aspiranti”.
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