Bari, inchiesta arsenale giudice: trovate nuove armi in una parete della cucina

Seconda perquisizione degli agenti della Squadra Mobile di Bari nella villetta alla periferia di Andria: il 29 aprile furono scoperti più di mille pezzi, bombe a mano e mine anticarro. In un vano ricavato nella parete erano nascosti pistole, fucili mitragliatori e munizioni. Gli indagati, al momento, sono 3: oltre all’ex gip Giuseppe De Benedictis, sono in carcere l’imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia, 55 anni, proprietario delle villa e il caporal maggiore scelto dell’Esercito Italiano Antonio Serafino. Incastrati dalle intercettazioni

di Stefania De Cristofaro

BARI – Altre armi, tra fucili e mitragliatori, con relative munizioni. Sono state trovate in un vano ricavato nella parete della cucina nella villetta in cui il 29 aprile scorso venne scoperto un arsenale di oltre mille pezzi, tra cui bombe a mano e mine anticarro. Arsenale che, per i pm della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, è riconducibile all’ex giudice per le preliminari del Tribunale di Brindisi, Giuseppe De Benedictis, 59 anni, in carcere dallo scorso 24 aprile per corruzione in atti giudiziari nell’inchiesta su provvedimenti di attenuazione della misura cautelare che il gip ha firmato in favore di indagati anche affiliati o vicini a clan mafiosi.

LA NUOVA PERQUISIZIONE E LA SCOPERTA DI ALTRE ARMI

La nuova perquisizione è stata eseguita nel pomeriggio di ieri, 27 maggio: c’era il sospetto che le armi trovate non fossero tutte, stando al contenuto di alcune conversazioni intercettate in fase di indagine. Gli agenti della Squadra mobile hanno trovato una pistola semiautomatica marca Remington mod. 1911 calibro 45, con caricatore e cartucce; una pistola semiautomatica marca Walther mod. P.38 calibro 9×19, con caricatore e cartucce; una pistola di provenienza belga, calibro 6.35; un fucile d’assalto Sabre Defence mod. XR15 calibro 223 Remington corredato di caricatore e di 19 cartucce; un fucile mitragliatore del tipo MG42, un fucile d’assalto del tipo MP40.

Trovati, inoltre, parti di arma, come canna, otturatori, cartuccere, caricatori per armi da guerra e circa un migliaio di munizioni di vario calibro, anche da guerra.

Le armi, come si diceva, erano nascoste all’interno della cucina, in un vano segreto ricavato nella parete retrostante gli elettrodomestici, protetto a sua volta da una finta parete di mattonelle scorrevoli che copriva una piccola porta in ferro serrata.

LA PERQUISIZIONE A CASA DELL’EX GIP DI BARI

Gli agenti della Mobile hanno eseguito, sempre su delega della Dda salentina, una perquisizione nell’abitazione dell’ex gip e hanno scoperto all’interno di una finta presa per la corrente elettrica,1.100 sterline e documenti bancari.

Ad oggi sono in carcere l’imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia, 55 anni, proprietario delle villa, colpito da provvedimento cautelare lo scorso 13 maggio, assieme all’ex gip Giuseppe De Benedictis, e Antonio Serafino, 43 anni, caporal maggiore scelto dell’Esercito Italiano. Sono indagati per porto e detenzione di armi da guerra ed esplosivi, armi comuni da sparo e munizionamento.

La scoperta dell’arsenale risale al 29 aprile: più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati tra gli altri, 2 Kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100mila munizioni di vario calibro.

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