E’ solo una bomba

Dall’inizio del 2020 a Foggia s’è scatenato l’inferno. Il 2 gennaio scorso è stato ucciso Roberto D’Angelo, commerciante d’auto.
Poi l’attentato dinamitardo all’auto di Cristian Vigilante, manager sanitario, testimone dell’accusa in un processo di mafia.
E ancora tre incendi, a due bar e una macelleria.
La mafia foggiana non arretra, nonostante gli arresti in tutta Italia e l’incrementarsi della presenza delle forze dell’ordine.
Tutti ricordiamo il doppio efferato assassio dei fratelli Luigi e Aurelio Luciani a San Marco in Lamis, il 9 agosto. . .

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