Di Barbara Toma
Quando
insegno composizione coreografica, o quando ho di fronte allievi danzatori o
attori, insisto molto sull’importanza di ‘rubare’.
Un
interprete dovrebbe ‘rubare’ scene e
immagini alla vita e immagazzinarle dentro di sé, per poi poterle usare all’occorrenza,
mentre un coreografo dovrebbe/potrebbe rubare idee alla vita, ad altri artisti,
e a volte, ma con molta cautela, anche da sé stesso, per poi rimescolare e reinterpretare
tutto nel suo lavoro.
Nulla è originale, e questo è tutto ciò che c’è da sapere.
Una
volta capito questo si può guardare il mondo con. . .