Incontro oggi a Bari tra Vendola e i sindaci di Melendugno e Vernole
//L'ALTERNATIVA A SAN FOCA// Oggi incontro tra VEndola e i sindaci di Melendugno e Vernole. concordi nel proporre cambio d'approdo
“Lo ‘sbarco’ a San Foca mette in discussione una valida vocazione turistica locale: ben venga un approdo alternativo del gasdotto azero passante per la Puglia”. Lo rende noto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, a margine dell'assise. In direzione opposta vanno i segnali, diffusi a mezzo stampa, dal ministro Galletti e da Tap, che assicurano il veloce avvio dei lavori. Certo è che, ancora oggi, non è ben chiaro come sia stato possibile preferire l'approdo di San Foca a quello di Brindisi, valutato in prima battuta da Tap, che aveva analizzato ben 4 possibili approdi sul mare brindisino. Gli approdi brindisini furono velocemente scartati ormai anni fa e da allora non se ne è più parlato. Ora all'ipotetico approdo a Brindisi (opzione su cui Tap finora non si è espressa, né è presa in considerazione dal progetto valutato dal Ministero), nel dibattito politico si aggancia la riconversione di Cerano a gas. Anche questa un'ipotesi del terzo tipo, dal momento che è stata deliberata in diversi atti pubblici, ma mai messa in atto. Per Introna “ha fatto molto bene Vendola a garantire così uno scatto in avanti alla possibile e auspicabile ricerca di una localizzazione diversa, sul litorale pugliese. Sono senz’altro giustificate le obiezioni degli amministratori di Melendugno e VErnole convocati da Vendola e dei cittadini salentini e sono aspirazioni ben riposte quelle che affidano lo sviluppo locale all’eccezionale bellezza di quei lidi. Si tratta di alcune tra le spiagge migliori di una regione, come la nostra, che vede premiata la scelta di valorizzare telare le proprie straordinarie qualità paesaggistiche e la trasparenza delle acque di balneazione”. Non è per caso, infatti, che gli indicatori turistici pugliesi sono in florido incremento, con una presenza straniera che supera stabilmente quella italiana. “Se, giustamente, l’economia locale ritiene controproducente far puntare la TAP verso San Foca, “la condotta resta comunque strategica”, osserva il presidente Introna. L’aumento annunciato delle bollette è l’ennesimo campanello d’allarme: il gas è una risorsa determinante per l’Italia, anche per il ridotto impatto ambientale. “Siamo consapevoli che nei prossimi anni il rilancio del nostro Paese andrà alimentato con nuova energia, in aggiunta a quelle attuali. È fondamentale per le famiglie, per le case, per le imprese. Ma le soluzioni devono rispettare la vocazione dei territori e vanno cercate con la massima disponibilità di tutti, con un dialogo che coinvolga l’Europa, il Governo nazionale, la Regione Puglia, gli enti locali, la Società TAP e, soprattutto, i cittadini pugliesi”. L’iniziativa del presidente della Regione è servita a stabilire questa priorità: ora – conclude Introna – occorre lavorare insieme per concretizzare ipotesi valide e spostare i tubi verso un altro approdo, finalmente e utilmente condiviso”.
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