Le booksitter e la loro libreria attiva per piccoli e grandi
//LA STORIA DELLA DOMENICA// Apre a Casarano la libreria attiva per bambini ideata da cinque donne coraggiose: le booksitter
di Simona Palese Casarano – Con la cultura non si mangia. In Italia non si fanno più figli. Devi essere pazzo a licenziarti in questo periodo. I bambini li crescono la tv e i tablet. Le menti migliori se ne stanno andando tutte dal sud. Avete fatto un bel pacchetto di convinzioni e luoghi comuni? Lo avete incartato e confezionato come si deve? Bene, adesso buttatelo pure via. Perché quella di questa settimana è una storia che racconta di come le cose a volte risalgano la corrente. È la storia di cinque giovani donne che hanno deciso di scommettere sul sud, sulla creatività e sull’editoria per l’infanzia, su loro stesse. Loredana ha trentaquattro anni, è mamma di Viola e Filippo che ne hanno otto e sette, e fino a pochi mesi fa si barcamenava tra un lavoro che la rendeva infelice, orari impossibili, decine di chilometri da percorrere ogni giorno. E quel sogno infilato frettolosamente nel cassetto qualche anno prima quando, tornata da un corso per aspiranti libraie svolto a Roma, aveva scritto un progetto per Principi attivi e l’aveva subito accantonato dopo aver saputo di non aver superato la selezione. Aveva anche un nome, quel progetto. “Avevo scelto La Soffitta senza tetto perché mi rappresenta molto: ho moltissimi sogni a cui non riesco a dare una casa fatta e finita. La sensazione è sempre quella che manchi il tetto, anche se poi questa visione ha anche un risvolto poetico: vuoi mettere poter vivere guardando le stelle?”. E a quanto pare i sogni che mettiamo nel cassetto continuano a vivere, a darci qualche richiamino ogni tanto, aspettando il momento giusto per essere tirati fuori. E il momento giusto è arrivato pochi mesi fa. “Un giorno mia sorella Loredana mi ha chiamata e mi ha detto che voleva una mano per realizzare quello che fino a quel momento sembrava solo un sogno”, mi racconta Stefania che è laureata in marketing e di anni ne ha trentadue, mentre la sua piccola Celeste gioca per casa. Nello stesso modo e con la stessa spontaneità (complice anche facebook che riesca a volte a sprigionare tutta la sua utilità) si sono aggregate al progetto Luisa, educatrice di trentatrè anni che si era quasi arresa all’impossibilità di proporre formazione di qualità per i più piccoli e si era rintanata in un call center, Marilù che con i suoi trent’anni è la più giovane, affianca come educatrice le insegnanti di sostegno a scuola e fa il doposcuola per i bambini con difficoltà, e Leondina che fino a due mesi fa viveva a Firenze e riversava nelle sue creazioni all’uncinetto tutta la passione e la creatività che da anni un lavoro amministrativo le negava. “Anche io e Luisa avevamo fatto il corso a Centostorie a Roma, quello su come si apre una libreria di qualità per bambini”, mi spiega Marilù. Due sogni simili insomma, quello di Loredana e quello delle altre, che però non riuscivano ad incontrarsi. “Devo dire che quando ho visto per la prima volta la pagina facebook della 'Soffitta' ho provato disperazione, perché il primo pensiero è stato che qualcuno ci avesse rubato l’idea, che il nostro sogno stesse per svanire definitivamente”. Un momento cruciale in cui Leondina ha rappresentato il collante necessario che ha cambiato il percorso a tutte quante. “Conoscevo Stefania perché eravamo andate a scuola insieme, ed è stato piuttosto naturale chiedersi perché non si potessero unire e moltiplicare le energie, piuttosto che frammentarle e contrapporle”. Una storia di solidarietà e complicità femminile insomma, anche questa controcorrente rispetto a tutti i luoghi comuni che vorrebbero le donne sempre astiose e in competizione tra loro. Due donne che si sono licenziate da un contratto a tempo indeterminato, una che torna al sud perché è convinta che i sogni siano fatti per essere realizzati qui, altre che mettono a disposizione tutto il proprio bagaglio di esperienza e competenza trasferendolo al gruppo. Insomma, 'la Soffitta senza Tetto' sta partendo in queste settimane ma è già piena di valori, idee e attività. Sulla sua pagina facebook ci sono i gruppi di acquisto di libri per bambini. La sede vera e propria sarà attiva dal prossimo mese a Casarano in via delle Industrie 52. Ma la Soffitta ha già iniziato a realizzare laboratori itineranti in cui i piccoli utilizzano materiali di riuso per costruire i mostri, dare forma e colore alle proprie paure, per poi riporle in un cassetto. Il prossimo mese sarà impegnata a Parabita in un laboratorio creativo sul circo, all’interno di una giornata in cui molte associazioni collaboreranno tra loro per realizzare una proposta culturale di qualità per grandi e piccoli. Le idee e i percorsi sono tanti, ma c’è qualcosa che accomuna tutte? “L’amore per i libri, e la convinzione che educare i bambini a leggere significhi educarli al pensiero, alla vita”. Attraverso i bambini si possono migliorare anche gli adulti, insomma. Partendo dalla conquista della loro fiducia, dal far capire loro che le proposte sono davvero di impegno e qualità. “Il nostro sogno è che i genitori apprezzino che accanto alla figura delle babysitter possa esserci quella delle booksitter, definizione in cui ci piace riconoscerci”. Ecco allora cinque preziosi suggerimenti dalle “soffittelle”, per gli adulti curiosi di oggi e per i loro bambini che, ci auguriamo, saranno gli adulti liberi, sicuri e consapevoli di domani: ROAR ruggiti pericolosi. La grande fabbrica delle parole. La prima volta che sono nata. Cattive ragazze. Zeb e la scorta di baci.
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