Roma. #totoFITTO. L’ex ministra vorrebbe morderlo alla Suarez. Fitto ‘fugge’ a Bruxelles. Sarà finita la scalata dell’ex delfino?
Chiudete gli occhi per un attimo e provate a ripensare al morso di Luis Suarez, attaccante dell’Uruguay, a Giorgio Chiellini. Non è mia intenzione mettere il dito nella piaga, sia ben chiaro, ma immaginate la scena in modo completamente diverso. Immaginate che al posto di Suarez ci sia Nunzia De Girolamo e che al posto del Giorgione nazionale ci sia il nostro “Al Fitto”. Il “sorriso” tra i due, Di girolamo e Suarez, intendo, si assomiglia… A stuzzicare la nostra fantasia contribuiscono senz’altro le affermazioni dell’ex ministro delle politiche agricole del governo Letta che, durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora, ha candidamente confessato che “un morso alla Suarez lo darei a Raffaele Fitto perché ha fatto un gran casino per poi trovarsi nella posizione in cui eravamo noi”. La dottoressa Lecter, però, non si è fermata qui e ha accusato “Al-Fitto” di aver provocato la scissione degli alfaniani per prendere il posto del ministro dell’Interno. Fiutando il pericolo e spinto dall’irrefrenabile necessità di mettersi in salvo e preservare la propria pellaccia, “Al-Fitto” ha pensato bene di annunciare le proprie dimissioni dalla Camera dei deputati, optando per il Parlamento europeo. Ma prima di partire ha voluto, ancora una volta, instancabilmente urlare il proprio sostegno alle primarie, durante la storica presentazione dell’e-book di Daniele Capezzone “Per la rivincita. Software liberale per tornare in partita”. Ma più che ricordare quello di Mel Gibson in “Breaheveart” o di Russell Crowe ne “ll Gladiatore”, l’urlo di “Al-Fitto” è sembrato molto simile a quello di Munch.
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