Impianto biogas di Calimera. Il caso arriva a Roma

Roma. La costruzione della centrale di digestione anaerobica di Calimera è al centro dell’interrogazione presentata dalla senatrice barbara Lezzi (M5S)

ROMA – La costruzione dell’impianto di digestione anaerobica con produzione di energia elettrica e compostaggio di rifiuti urbani di Calimera è al centro di una interrogazione parlamentare, a prima firma Barbara Lezzi (M5S), depositata al Senato ed indirizzata ai ministri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, dell’Interno e della Giustizia. Numerose le criticità messe in risalto nell’atto di sindacato ispettivo, redatto con la collaborazione del meetup di Calimera. La realizzazione dell’impianto andrebbe, infatti, ad inserirsi in un contesto, la zona Pip di Calimera, in cui sono già presenti impianti per la produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo delle biomasse. Inoltre, la stessa zona risulta essere particolarmente vicina alla zona residenziale di Calimera. “La Provincia di Lecce ha ritenuto di poter dare parere favorevole concedendo la Valutazione di Impatto Ambientale senza prima verificare le eventuali ricadute di impatto cumulativo – dichiara Lezzi (M5S) –. Tuttavia, le sentenze del Tar Lecce sono chiarissime su come la procedura debba tenere conto delle Valutazioni di Impatto Cumulativo. L’obbligo da parte dell’organo preposto di effettuare valutazioni uniche e non frazionate degli impatti, il principio di precauzione riguardo le tematiche ambientali, l’esigenza di ottenere valutazioni preliminari alle quali devono seguire necessariamente quelle della competente pubblica amministrazione e le valutazioni di impatto negativo, sembra siano state messe in second’ordine rispetto alle esigenze di rispetto delle tempistiche concordate con l’azienda. Ricordiamo – continua la senatrice– che è dovere delle Amministrazioni porre rimedio alle sfavorevoli conseguenze che, anche solo potenzialmente, potrebbero essere arrecate all’ambiente da un provvedimento che non tenga conto di alcuni aspetti di notevole importanza”. Per la parlamentare 5 Stelle risulta indispensabile dare all’opinione pubblica maggiore certezza sull’effettiva applicazione, da parte degli Enti, del principio di tutela dell’interesse pubblico, mai subordinabile all’interesse privato. “Sarebbe auspicabile un iter concordato non solo con le amministrazioni regionali e provinciali – conclude Barbara Lezzi – ma, in primis, con le amministrazioni locali che, più di tutte, subirebbero il peso di tale struttura”. Articolo correlato: Macculi: ‘A Calimera un impianto per produrre biogas'

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