Lecce. Perrone, Marti e Congedo denunciano le carenze che interessano il reparto dell’ospedale leccese e sollecitano interventi da parte di Regione e Asl
LECCE – Il reparto di Radiologia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce è al collasso. Manca il personale, quello che c’è è costretto a caricarsi di lavoro in maniera insostenibile. Gli effetti di questa situazione si riverberano sul servizio offerto alle persone. Sull’argomento richiamano l’attenzione della Regione il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il parlamentare di Forza Italia Roberto Marti e il consigliere regionale Saverio Congedo, che raccolgono le numerose segnalazioni di pazienti e operatori sanitari del nosocomio leccese e sollecitano la Direzione Generale della Asl di Lecce a un intervento immediato. “Sulla salute, in Puglia, purtroppo si continua a scherzare – dichiara Perrone -. Abbiamo capito che carenza di personale e mancanza di organizzazione e di programmazione fanno parte dell'abc del governo regionale e degli organi ad esso collegati, come le Asl, ma non voler che voler minimamente impegnarsi per risolvere i grossi problemi che si registrano nelle strutture sanitarie é veramente il colmo. È il caso del Vito Fazzi di Lecce dove, da più di due mesi e mezzo due infermiere di Senologia sono in malattia, eppure non si è provveduto ancora a rimpiazzarle. Risultato? Il reparto di Radiologia viene continuamente smembrato di sempre più operatori: un tecnico è stato spostato alla Pet dopo la sua inaugurazione in pompa magna, malattie, maternità e continui trasferimenti non vengono compensate da nuove figure. Ormai non si riesce neppure a rispondere al telefono e Radiologia, così come altri reparti, è allo sbando. Per quanto tempo ancora il governo Vendola ha intenzione di trascurare questa situazione”? “La mole di lavoro è insostenibile per le poche unità presenti – dice Marti – e i pazienti non fanno altro che ribellarsi a un sistema che non funziona. Senza tecnici e infermieri, allo stato attuale, non può essere garantito neanche l'utilizzo delle sale operatorie. Il Fazzi é stato abbandonato – aggiunge -e, con l'estate alle porte, ci chiediamo che cosa il presidente Vendola e la Asl intendano fare per tamponare una situazione ormai insostenibile e iniziare a dare qualche risposta ai cittadini per i quali, il diritto alla salute, dovrebbe essere salvaguardato. Considerato che così non è, insieme e a gran voce, vogliamo portare all'attenzione di chi di competenza il forte disagio che sta interessando la comunità del Salento”. La situazione è clamorosa anche per Congedo: “Un ulteriore sintomo di una situazione di malessere che ha colpito tutta la sanità regionale; sono anni che aspettiamo una programmazione e invece assistiamo soltanto a interventi spot più utili sotto il profilo politico che sotto quello della risposta alla richiesta dell'utenza. Il Fazzi, che dovrebbe essere il fiore all'occhiello della sanità salentina, è allo stremo e se vengono garantiti i livelli decenti di assistenza è solo grazie all'abnegazione del personale medico e paramedico che cerca di colmare le lacune con la propria professionalità. In questa situazione risulta quantomeno singolare il Piano assunzioni della Regione che assegna a Lecce soltanto 29 delle 703 unità previste in tutta la Puglia, frutto dell'ennesima discriminazione nei confronti del nostro territorio”.
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