Ilva, Idv: ‘Assistenza gratuita per le costituzioni di parte’

Taranto. Messina e Pisanello ripercorrono il “paradosso Ilva”, dall’Aia rimasta lettera morta al Piano ambientale del mistero

TARANTO – Assistenza legale gratuita agli abitanti delle zone più colpite dall'inquinamento industriale, anche ai fini delle costituzioni di parte nel processo “Ambiente Svenduto”. Ignazio Messina, segretario nazionale dell'Italia dei Valori, e Luciano Pisanello, responsabile organizzativo del partito di origini joniche intervengono sulla scottante questione Ilva a più di un mese dall’annuncio di approvazione del ‘Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria’, non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed ancora sconosciuto ad internet. “Non passa ormai mese – dicono i due esponenti dell’Idv – che l'affaire Ilva non si arricchisca di nuovi grotteschi e paradossali capitoli: se in ballo non ci fosse la salute dei cittadini di Taranto, il loro diritto alla vita e un pezzo rilevante della storia industriale e lavorativa del nostro Paese verrebbe quasi da ridere”. Il primo riferimento è all’Aia del 2012, quella “al tempo sdoganata come cura salvifica per ambiente ed impianti dall'allora ministro dell'Ambiente, Corrado Clini” e rimasta lettera morta “nonostante – aggiungono – proprio su di essa e sul suo rispetto poggiasse il castello giuridico sul quale, a botta di decreti legge, uno Stato ormai poco credibile in riva ai due mari ha costruito le ragioni della prosecuzione dell'attività dello stabilimento”. “Produrre per finanziare e rendere possibili i lavori necessari al rispetto dell'Aia. Era questo – spiegano Messina e Pisanello – il ritornello con il quale di fronte ad una città, una provincia intera, si giustificavano ben tre decreti ‘salva Ilva’. Spiegando, ed è paradossale, che lo Stato dettava alla proprietà e ad Ilva scadenze perentorie e ineludibili: dentro o fuori, rispetto dei tempi e dei patti o pene severe, risanamento degli impianti o esproprio e chiusura”. La cronaca avrebbe, invece, mostrato come i mesi del risanamento si siano rivelati l'ennesimo gioco al rinvio. La partita ora sarebbe tutta da giocarsi sul piano amministrativo. “Allora si aprono su più fronti iter fatti di carte bollate e fiumi di inchiostro che dilatano a dismisura i tempi – aggiungono -. È così per l'iter autorizzativo della copertura dei parchi minerali. Ed è così per il ‘Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria’, previsto per dicembre 2013, prorogato a febbraio 2014, annunciato il 14 marzo ed ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Un fatto di assoluta gravità – spiegano Messina e Pisanello – tenuto conto quanto previsto dall' ultimo decreto sull'Ilva convertito in legge il 6 febbraio 2014 e considerata la propedeuticità del Piano Ambientale per il Piano Industriale”. “Al Governo italiano e alle istituzioni europee, assenti non giustificati nelle vicende di una città di nuovo abbandonata a se stessa e al suo destino dopo il clamore sollevato dai sequestri giudiziari del 2012 – concludono Messina e Pisanello – chiediamo concretezza e garanzie per Taranto, consapevoli che è nei territori in cui le istituzioni perdono credibilità che vengono meno i valori di giustizia e legalità. Valori oggi lontani da Taranto, dove è l'industria a operare al limite, se non al di là, della legalità. A difesa di questo principio e dei cittadini di Taranto, parallelamente alla nostra azione politica, renderemo a breve noto un elenco di professionisti e le modalità con le quali il nostro Presidio di Legalità di Taranto offrirà assistenza legale gratuita a beneficio degli abitanti delle zone più colpite dall'inquinamento industriale, anche a supporto delle costituzioni di parte nel processo 'Ambiente Svenduto'”. Articoli correlati: Qui l’Aia nel dettaglio Qui la proposta di Piano ambientale del Comitato di tre esperti Il testo definitivo del Piano approvato non è ancora disponibile on line. Articoli correlati: Ilva, ok al Piano ambientale ‘misterioso' Ilva, ancora dati allarmanti L'Ilva inquina ancora Ilva, nessun conflitto tra i poteri dello stato Ilva, potere d'acciaio intrappolato tra Magistratura e Ministero Marescotti, PeaceLink: ‘Taranto è una città compromessa' Chi sono i Riva Ilva. Se anche le banche storcono il naso Dentro i cancelli, ‘Nuovi sacrifici in vista' Marescotti, PeaceLink: ‘Taranto è una città compromessa'

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