Sciopero avvocati. Stefàno: ‘Il ministero li ascolti’

Roma. Il senatore di Sel chiede di porre fine alla “giustizia a due velocità” e di considerare le motivazioni dei legali e dei cittadini salentini

ROMA – “Il Ministro ponga un orecchio seriamente attento alle richieste che provengono dagli avvocati, e non si limiti ad un ascolto di cortesia. Dopo che avrà illustrato i progetti di riforma della giustizia a Strasburgo – che peraltro noi parlamentari italiani ancora non conosciamo – ascolti le ragioni degli avvocati italiani e dia spazio anche alle motivazioni dell’astensione ad oltranza ribadita dai legali del Foro leccese”. A dichiararlo è il senatore salentino Dario Stefàno, secondo il quale è necessario porre rimedio al “corto circuito” che in questi anni ha posto il governo della cosa pubblica a grande distanza dalla realtà. Anche nel settore della giustizia, una diritto da garantire, dice il senatore di Sel, soprattutto ai cittadini che versano in difficoltà economiche e spesso si trovano a dover rinunciare a far valere i propri diritti perchè presi con i problema, quotidiano, di far quadrare i conti. “Si dia un segnale di inversione di rotta – conclude Stefàno – a quella parte consistente della popolazione che considera la giustizia a due velocità: quella di serie A, che riguarda una categoria di persone di questo Paese, quelle che hanno accesso a leggi ad personam, e la giustizia di serie B, che invece riguarda la stragrande maggioranza dei cittadini. Regalo della politica sulla giustizia fatta (o meglio, non fatta) dai governi di centrodestra che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, ma purtroppo anche con gravi responsabilità del centrosinistra”. Articolo correlato: Avvocati: astensione ad oltranza

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