Filobus, Sgm replica all’opposizione

Lecce. delegato della società ribatte alle parole dei consiglieri Rotundo, Torricelli e Salvemini e garantisce la riattivazione del servizio entro la prossima settimana

LECCE – Non si spengono le polemiche sul filobus a Lecce. Il servizio al momento è bloccato – le prime due linee sono infatti ferme da gennaio – e per questa ragione Antonio Rotundo ha convocato nei giorni scorsi la Commissione Controllo. Ed ecco esplodere la polemica. Perché l’amministratore delegato di Sgm Tommaso Ricchiuto non ci sta ad accollarsi le responsabilità di tutte le pecche del servizio. Nel corso della riunione di Commissione, il presidente di Sgm Mino Frasca ha rassicurato sull’imminente ripartenza delle linee ferme, ma Rotundo ha chiesto delucidazioni sulla partenza dell’ultima delle tre, quella che collegherà la stazione ferroviaria ad Ecotekne. Questa linea ha ottenuto il aosta tecnico al pre-esercizio il 9 agosto scorso ma non è mai stata attivata. Rotundo ha parlato di danno e di beffa perché i cittadini non possono usufruire di un servizio e perché fino a che anche la terza linea non sarà entrata in esercizio il Comune non potrà ottenere i 2 milioni 500mila euro erogati da Ministero e Regione. Ricchiuto ha dichiarato di prendere atto delle affermazioni di Rotundo ed ha presto replicato, rivolgendosi anche ad altri esponenti della minoranza che hanno evidenziato disservizi. “Resto sconcertato – ha detto – dall’ennesimo tentativo di confondere ruoli e responsabilità. Mi chiedo infatti quale responsabilità possa essere addebitata a Sgm in ordine alla scelta di spendere 23 milioni di euro per realizzare un’opera che, secondo Rotundo, ha deturpato la città senza apportare alcun miglioramento al trasporto pubblico locale. Anche in ordine alla gestione dell’impianto filoviario, mi chiedo ancora quale responsabilità possa essere addebitata a Sgm tenuto conto che la stessa sino ad ora è stata in carico all’amministrazione comunale. E infine, con riferimento all’attivazione della terza linea, mi chiedo quale responsabilità possa essere attribuita alla società, tenuto conto che il pre-esercizio si è chiuso regolarmente secondo i tempi dettati dall’Ustif e che si resta in attesa del a-osta dello stesso per l’avvio dell’esercizio commerciale”. Poi, rivolgendosi ad Antonio Torricelli, “Pur non avendo alcuna responsabilità- ha aggiunto -, gli amministratori e il management della società, vengono offesi e tacciati pubblicamente di dilettantismo da Antonio Torricelli. Eppure Sgm, nell’ambito delle proprie competenze, ha profuso ogni sforzo contribuendo in modo determinante all’avvio dell’impianto filoviario”. Un pensiero è rivolto anche a Carlo Salvemini: “Non credo poi di dover accettare lezioni sul ruolo istituzionale delle commissioni consiliari e dei consiglieri, considerato che Sgm ha partecipato puntualmente a tutte le riunioni delle commissioni aventi ad oggetto il filobus, offrendo il proprio supporto nella individuazione delle soluzioni alle problematiche dell’impianto e non lesinando alcun tipo di spiegazione o informazione. E non credo di aver limitato in alcun modo il diritto di critica del consigliere Salvemini, che però dovrebbe indirizzare le proprie valutazioni critiche nei confronti di chi può aver avuto eventualmente responsabilità e non certo nei confronti di Sgm. Non prima di aver sciolto il dilemma che lo assilla quando parla di “business milionario”, cioè se preferire una società mista sana ed efficiente oppure una società in perdita, che grava sulle tasche dei cittadini”. “Su quanto ci compete – ha concluso Ricchiuto – possiamo ribadire che la società sta facendo tutti gli sforzi possibili per riattivare l’impianto filoviario entro venerdì o al massimo entro la metà della prossima settimana”. Articolo correlato: Bellanova, ‘il filobus è ancora fermo' 8 febbraio 2013 Filobus. Sgm rassicura: ‘Nessun rischio elettrico’ LECCE – Un filobus che “scarrucola”, una trasversale che si rompe ma resta attaccata al traliccio, penzolando quasi fino a terra. E’ accaduto due giorni fa a Lecce, in piazza Argento. Ma non era la prima volta: un espisodio simile si era già verificato a marzo scorso. Il traffico ha subìto un blocco di circa due ore ma, oltre all’attesa, non ci sono stati danni o disagi di altro tipo. Tra i cittadini si è però diffuso l’allarme. Perché il filobus continua ad essere un’opera molto criticata. E sempre sotto i riflettori. Sgm ha così diffuso una nota per rasserenare gli animi. “Nessun rischio dovuto alla tensione elettrica”, ha assicurato, in quanto l’elettricità va via in un automatico quando si verifica un’avaria. “Va chiarito che l’esercizio non è stato interrotto – ha spiegato la società che gestisce il servizio -, considerato che i filobus hanno continuato a svolgere regolarmente il servizio in marcia autonoma. Va specificato, inoltre, che non si tratta della linea 1 in funzione da pochi giorni, ma della linea 3, che è attiva da circa un anno. Secondo la relazione della squadra di manutenzione che è intervenuta immediatamente sul posto, lo scarrucolamento ha provocato la rottura di una trasversale e quindi il suo penzolamento quasi fino alla superficie stradale”. Ma, nessun pericolo legato alla tensione elettrica: il pezzo che si è staccato era in plastica. “La trasversale – spiega la nota Sgm – fa parte degli elementi di sostegno della linea di contatto ed è in kevlar, cioè plastica, che non è sotto tensione e non può trasportare corrente elettrica. Di conseguenza, il penzolamento della trasversale non ha causato alcun pericolo di scariche, ma esclusivamente intralcio alla circolazione degli autoveicoli. In ogni caso, già prima dell’arrivo della squadra di manutenzione, alla linea interessata è stata tolta automaticamente tensione e quindi è stata messa in sicurezza, perché la rete filoviaria è dotata di sistemi di protezione che intervengono immediatamente per disalimentare la linea in caso di anomalie di funzionamento”. Complessivamente l’intervento è durato circa due ore, anche a causa della particolare conformazione di quel tratto stradale che ha reso poco agevole l’impiego dei mezzi per la manutenzione. 1 febbraio 2013 Filobus, parte la linea 1 LECCE – Sembra la fine di una telenovela. Tuttavia, non per essere delle moderne “Cassandre”, è sempre meglio aspettare per cantar vittoria. In seguito all’attività di verifica effettuata lo scorso lunedì sull’impianto filoviario della città di Lecce, la Commissione di Agibilità nominata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato il “a osta tecnico” per l’apertura al pubblico servizio della linea 1. Si tratta della linea che interessa l’intero anello dei viali della circonvallazione interna (Stazione, Gallipoli, Marche, Alfieri, Rossini, Japigia, Leopardi, Foscolo, Calasso, Università, Gallipoli), percorsi in entrambi i sensi di marcia. Della Commissione, presieduta da Alessandro De Paola (Ustif Bari – Ministero dei Trasporti), fanno parte Luciana Zelli (Ministero dei Trasporti), Pierluigi De Lorenzis (Motorizzazione Civile – Ministero dei Trasporti), Silvano Cavaliere (Direttore di Esercizio Sgm) e Carlo De Matteis (Comune di Lecce). All’attività di verifica ha presenziato anche l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Lecce Luca Pasqualini. Il servizio di linea autorizzato dalla Commissione inizierà da domani e comporterà la sostituzione degli autobus con filobus sulle linee 30 e 31. “Sono molto soddisfatto – ha commentato l’assessore Pasqualini – dell’esito della verifica della Commissione e quindi dell’avvio della linea; ci stiamo già attivando per la documentazione necessaria al pre-esercizio anche della linea 3, che ci consentirà di completare finalmente l’intera reta filoviaria”. “Passo dopo passo – ha aggiunto il presidente di Sgm, Mino Frasca – stiamo completando il complesso iter della filovia. Da domani dunque i cittadini leccesi potranno usufruire del filobus anche per il fondamentale percorso della circonvallazione interna e mi auguro che al più presto possibile si possa mettere a disposizione la terza linea. Finalmente saremo in grado di dare ai leccesi un’opera viaria completa e moderna, che consente di non incidere negativamente sulla qualità dell’aria nel centro urbano”. La stessa Commissione aveva già provveduto all’immissione in servizio di altri tre filobus (portando a 11 su 12 il numero dei veicoli disponibili) e all’abilitazione alla guida per altri 15 agenti (portando a 27 il numero dei conducenti già in possesso del necessario attestato). 30 ottobre 2013 Filobus. Il ministero conferma il finanziamento LECCE – Il Comune di Lecce non perderà i finanziamenti legati alla realizzazione dell’impianto di filovia cittadina. Lo ha detto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una lettera inviata al Cipe. Il Ministero, infatti, ha preso atto delle attività intraprese dall’Amministrazione Comunale per l’attivazione delle linee, decidendo di non de-finanziare il progetto relativo al Comune di Lecce per il quale è stata confermata l’erogazione del contributo relativo agli impianti e ai rotabili non ancora entrati in esercizio. “Abbiamo l’impegno ad attivare l’intero impianto filoviario – spiega il sindaco Paolo Perrone –. Per questa ragione sono soddisfatto del provvedimento del Ministero che ha scongiurato la revoca del finanziamento. Tuttavia, il nostro giudizio sul filobus non cambia: si tratta di una struttura onerosa, difficile da gestire, poco flessibile e non adeguata alle reali esigenze della città”. “Eppure – conclude il sindaco Perrone – c’è chi aveva già fatto suonare le campane a morto, dando per scontato che il Comune di Lecce avrebbe perso i finanziamenti del filobus. Ancora una volta, è stato smentito dai fatti, quelli che noi preferiamo alle parole sterili e vuote dei soliti soloni”. 17 ottobre 2012 Filobus, ok al ‘pre-esercizio’ della linea 1 LECCE – Prove superate. Hanno avuto esito positivo le verifiche, prove e controlli previsti per l’avvio del pre esercizio sulla linea 1 del filobus. E’ stata la Commissione di Agibilità nominata ad hoc dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a dare il suo “a osta” dopo due giorni (lunedì e martedì) di test. La Commissione – costituita da tre funzionari dello stesso Ministero (il presidente Alessandro De Paola, Luciana Zelli e Pierluigi De Lorenzis), dal direttore di Esercizio della Sgm spa, Silvano Cavaliere, e da Carlo De Matteis dell’assessorato alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Lecce – ha eseguito le verifiche, le prove ed i controlli previsti, constatando la piena efficienza e funzionalità di tutti gli elementi esaminati; ha inoltre provveduto alla messa in servizio di altri due filobus e concesso il a osta per l’avvio del pre esercizio sulla linea 1 (stazione F.S., Gallipoli, Marche, Alfieri, Rossini, Japigia, Leopardi, Foscolo, Calasso, Università, Gallipoli, in entrambe i sensi di marcia). I controlli sono stati eseguiti presso la sede della Motorizzazione Civile, per quanto attiene gli impianti frenanti dei veicoli; in linea, per le prove di assorbimento, di isolamento e simulazione guasti; nelle sottostazioni elettriche, per le prove di corto circuito. “Il conseguimento di questi risultati – spiega l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Luca Pasqualini – porta ad otto il numero dei veicoli messi a tutt’oggi in servizio e fissa, per metà novembre, l’esercizio definitivo della linea 1. La durata del pre esercizio sulla stessa linea, che partirà già in questa settimana, è stata infatti indicata dalla Commissione in tre-quattro settimane e consentirà di dotare del necessario brevetto di guida, altri 16 conducenti della Sgm, già fruitori del previsto corso teorico. La scorsa settimana è arrivato a Lecce il primo dei quattro veicoli ancora in Belgio (uno dei due immessi in servizio). Per la giornata del 17 ottobre, è previsto l’arrivo del secondo mezzo”. 8 giugno 2012 Filobus, tutti fermi LECCE – Al posto dei tre filobus della linea 29 circoleranno tre bus a metano e, nelle ore di punta e quindi di maggiore necessità, tre bus tradizionali. La maledizione della metropolitana di superficie continua. Dopo la prematura scomparsa del direttore d’esercizio della filovia cittadina, Pasquale Borelli, l’Ustif (Ufficio speciale trasporti e impianti fissi) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disposto l’immediata sospensione dell’esercizio dell’impianto di Lecce. In assenza del direttore di esercizio nessun mezzo può circolare. Vista la situazione e per velocizzare la sostituzione di questa figura, il Ministero ha suggerito alla Sgm di accelerare le procedure amministrative, mediante l’individuazione diretta del nuovo direttore d’esercizio, senza, dunque, far ricorso ad un apposito bando pubblico. 4 giugno 2012 Filobus, la Sgm presenta il conto LECCE – I quattro mesi di prova sono terminati. E da oggi la Sgm chiede il conto. Le corse sul filobus, la più contestata delle opere pubbliche nel capoluogo leccese, saranno a pagamento e non gratis come sono state finora, per dare il tempo ai cittadini di prendere dimestichezza col mezzo. Così, prima di mettere piede sulla metropolitana di superficie i leccesi dovranno munirsi di biglietto che, per la corsa da 90 minuti, costa 0,80 euro; con 4 euro si può acquistare un biglietto valido per sei corse da 90 minuti. Comprare il biglietto a bordo costa invece 1,50 euro. Previste anche varie forme di abbonamento, che saranno rese note in futuro. Insomma, è il momento di fare i conti. Ed anche di provare a rientrare delle spese. A quattro mesi dall’attivazione, tuttavia, il servizio si presenta ancora assai parziale; delle tre linee previste, ne è stata attivata solo una, la numero 29. E sul Comune è recentemente ritornata la spada di Damocle del ritiro del finanziamento ministeriale da 13 milioni di euro se il nuovo sistema di trasporto non dovesse partire nella sua totalità. 7 marzo 2012 Filobus in tilt. Peyla, la denuncia può attendere LECCE – Attenderà una terza verifica prima di sporgere denuncia in Questura. Gianni Peyla, presidente della Sgm, la società che gestisce il servizio filobus a Lecce, resta convinto che dietro agli stop dei giorni scorsi, quando in due occasioni il filobus è andato in tilt invertendo la direzione, ci sia lo zampino di qualche burlone oppure di un vero e proprio sabotatore. Tuttavia per presentare le “carte” alla polizia preferisce aspettare ancora, ed effettuare un nuovo controllo sull’esercizio. “Qualcosa di strano accade”, ha detto Peyla nelle scorse ore; qualcosa, ha puntualizzato, che da solo non si verificherebbe e per cui è necessario un intervento esterno. Il direttore d’esercizio, l’ingegner Borelli, cerca invece una prova empirica del malfunzionamento e riferisce che ad aver causato i disagi dei giorni scorsi potrebbe essere stata un’interferenza con le antenne piazzate sulla Questura o sull’hotel Tiziano. Se così fosse, sarebbe sufficiente cambiare frequenza e le corse dovrebbe riprendere senza intoppi. Dunque potrebbe non trattarsi di un “dispetto” nei confronti dell’opera più contestata degli ultimi anni, ma solo un problema tecnico che, a quanto pare, non dovrebbe essere difficile risolvere. 6 marzo 2012 Filobus, di nuovo in tilt LECCE – La maledizione del filobus ha colpito ancora. Ieri mattina il mezzo ha “scarrucolato” e solo la prontezza di riflessi del conducente ha permesso di scongiurare danni a fili o, peggio, alle persone. Ancora una volta scenario dell’accaduto è stato viale Gallipoli, all’altezza dell’incrocio della stazione ferroviaria. La freccia è cambiata all’improvviso ed il filobus ha rischiato di uscire di rotta. Esattamente come è successo sabato scorso. Che si tratti solo di una coincidenza sembra strano a Gianni Peyla, presidente della Sgm, che gestisce il servizio, che pur ammettendo la possibilità che il filobus possa “scarrucolare” nelle grandi città, dove vi sono molti mezzi in circolazione, esclude che ciò possa accadere a Lecce, dove sono presenti solo tre mezzi. L’ipotesi è dunque che si possa trattare di un complotto contro un servizio contestato e “chiacchierato” o di un semplice e pensate scherzo che potrebbe avere però, prima o poi, dei risvolti pericolosi. Ed è proprio su questa convinzione che il presidente della società stamattina presenterà una formale denuncia alla Questura anche perché quanto accade non avrebbe spiegazione tecnica. 23 febbraio 2012 Filobus, 1.300 passeggeri al giorno LECCE – Si stima che prendano il filobus 1.300 passeggeri al giorno, più o meno 20 persone a corsa effettuata. E soprattutto nelle giornate del martedì al venerdì. Segno, questo, che dimostrerebbe come il servizio sia utile soprattutto agli studenti. Ma non solo a loro. Perché pare che di tanto in tanto sia stato avvistato anche qualche professionista; il che fa ben sperare che la mentalità della città, tradizionalmente legata all’uso dell’auto, possa cambiare. Sono i dati snocciolati stamattina dal presidente della Sgm Gianni Peyla, una sorta di resoconto a poco più di un mese dall’inaugurazione ufficiale del servizio. Il prossimo resoconto è rimandato ai primi 12 mesi del filobus, quando sarà possibile stabilire, anche tramite la comparazione costi-benefici, se il gioco valga la candela. L’obiettivo è i 13mila utenti giornalieri, che significherebbero pareggio di bilancio. Peyla azzarda che ci vorranno più o meno due anni per tagliare l’ambizioso traguardo. Intanto meglio concentrarsi sugli impegni imminenti, come l’attivazione della seconda linea, quella della circonvallazione, attualmente coperta dagli autobus 30 e 31. La previsione è che parta prima delle Amministrative. Guarda caso. 27 gennaio 2012 Filobus. Due stop in due giorni LECCE – Chi pensava che, una volta partito, il filobus non avrebbe più sollevato polemiche, è stato smentito, negli ultimi due giorni, in almeno due occasioni. La prima: mercoledì scorso un mezzo è rimasto bloccato lungo la rotatoria nei pressi del bar Commercio. Per un errore dell’autista, il passaggio del filobus aveva fatto intrecciare i fili elettrici necessari per la marcia ed il conducente ha dovuto interrompere la corsa per verificare di persona che cosa stesse accadendo. Necessario lpintervento dei vigili per far defluire il traffico. La seconda: il filobus è rimasto fermo alcuni minuti alla fine di via XXV Luglio a causa di un’auto in sosta vietata accanto all’isola spartitraffico. L’occasione è stata ghiotta per gli storici oppositori dell’opera. “Proprio quando gli inquirenti sembravano ad un passo dal trovarne il bandolo – ha commentato ironica Teresa Bellanova, deputata del Pd – la matassa del filobus si è intricata ulteriormente. Chissà se si può configurare un tentativo estremo, e oltremodo grottesco, di inquinamento delle prove”. Il sindaco Paolo Perrone, intanto, è corso subito ai ripari, ribadendo la sua posizione di contrarietà al filobus attraverso la sua bacheca facebook. “Sul filobus la mia posizione è ormai arci nota – si legge -. Non l'ho voluto io e non è un'opera adatta a Lecce”. Poi naturalmente non si lascia sfuggire l’affondo alla Poli: “Proprio sul filobus, oltre che su Via Brenta, è iniziata la mia battaglia con Adriana Poli Bortone. Potevo scegliere se avere una coalizione ampia e una vita politica facile ma cedere sul filobus e Via Brenta. Io ho scelto, e ho scelto la via più difficile ma almeno in linea con la mia coscienza e soprattutto col bene dei leccesi. Adesso vedremo cosa sceglierà l'onorevole Poli, la cui collocazione sembra cambiare ogni giorno, come il tempo di questa settimana”. 17 gennaio 2012 Le polemiche viaggiano in filobus LECCE – Il filobus è partito ma le polemiche attorno al servizio continuano a far parlare la politica leccese. Il tour tecnico della Commissione traffico, ieri, si è trasformato nell’ennesima ghiotta occasione per attaccare sindaco ed Amministrazione comunale, accusati di aver “partorito” l’idea della metropolitana di superficie e di averla poi abbandonata, arrivando addirittura a rinnegarla. Molto critica in merito è stata la consigliera del Pd Angelamaria Spagnolo che è ritornata a sottolineare l’assenza della maggioranza al giro di inaugurazione. Altrettanto duro nei confronti dell’opera, il consigliere dell’Udc Wojteck Pankiewicz che ha definito il tour della Commissione, alla quale ha preso parte, un “giro sulla giostra-filobus”, ribadendone l’inutilità oltreché la bruttezza estetica- “Il percorso non ha avuto grossi intralci – ha spiegato il capogruppo dell’Unione di centro – perché, essendo lunedì, i negozi erano chiusi e poi alle 12 ancora non c’è il traffico delle scuole. Comunque, nonostante la gratuità delle corse, alle varie fermate non è salito neppure un cittadino, dico uno a conferma che i leccesi non si affezioneranno ma a quest’opera”. Secondo Pankiewicz, sarebbe emersa “l’incapacità e l’inettitudine della Giunta che in tutti questi anni non ha predisposto neppure uno straccio di piano traffico per ridurre l’uso di auto private, per cui le non molte auto che circolavano venivano intralciate dal bestione-filobus incrementando i problemi di smog e inquinamento”. Delusione è stata espressa dai rappresentanti delle associazioni dei disabili della vista Luigi Pranzo e Luigi D’Arpe, i quali hanno sottolineato come “Comune ed Sgm hanno anche sui filobus ignorato e disatteso la legge 503/96 e la normativa europea che prevedono sui mezzi pubblici la sintesi vocale ed altri ausili per ciechi ed ipovedenti”. Proprio a loro favore ieri Pankiewicz ha presentato un’interpellanza chiedendo al sindaco di adottare immediate misure concrete per rimediare alla grave mancanza. Leggi il “Caffè” di Maria Luisa Mastrogiovanni sull’inaugurazione del filobus: Pasticciotti per togliere l'amaro in bocca 12 gennaio 2012 Filobus, si parte LECCE – Trattenete il fiato, si parte. Il giorno tanto atteso – atteso per 1.700 lune, per la precisione (tanti sono infatti i giorni di ritardo accumulati sulla partenza prevista) – è arrivato. Ed oggi il filobus si aggirerà per le strade della città di Lecce. Per la precisione, solo di una parte della città, perché, come ormai noto, a partire oggi sarà solo la linea 3, quella che circola per il centro cittadino. La prima corsa partirà da via Calasso, di fronte la sede dell'Agenzia delle entrate alle ore 6.53, farà il giro intorno all’obelisco, poi ritornerà su via Calasso per proseguire in direzione di viale De Pietro, via XXV Luglio, viale Lo Re, viale Gallipoli, viale Oronzo Quarta, Stazione. Poi, di nuovo viale Oronzo Quarta, viale Gallipoli, viale Otranto, via Cavallotti, via San Francesco, viale De Pietro e via Calasso. Il tutto in 50 minuti circa. Ogni 15 minuti. Corsie preferenziali permettendo. I biglietti per i primi tre mesi saranno gratuiti, poi si vedrà. Sarà tuttavia una partenza senza troppe cerimonie e senza una vera e propria inaugurazione; il sindaco, ad esempio, non ci sarà. Ha detto, “per impegni già presi”. Soddisfatto il Pd, che da sempre ha appoggiato la mobilità sostenibile pur criticando tempi lunghi e continui posticipi nell’attivazione. “Ora è il momento per il sindaco Perrone di dimostrare le sue capacità di governo – ha dichiarato nei giorni scorsi il responsabile provinciale della Consulta dei Trasporti e per la Mobilità sostenibile del Partito democratico, Sergio Ventura -. La nomina del nuovo assessore ai trasporti (ma Perrone ha fatto chiaramente capire di voler tenere per sé la delega, per il momento) che auspichiamo più attento e competente, potrebbe coincidere anche con l’evidente necessità di ristrutturare, da subito, l’attuale servizio di trasporti pubblici che, in attesa di raggiungere una dimensione intercomunale, potrebbe in poche settimane essere modificato aumentando le frequenze di tutte le linee attuali che servono le periferie leccesi. Eliminando le sovrapposizioni dei percorsi degli autobus lungo l’anello centrale (villa Comunale/Castello) – ha detto – con la contemporanea attivazione di tutte e tre linee del filobus, si determinerebbe un evidente risparmio di mezzi utilizzati e chilometri percorsi permettendo così di potenziare le percorrenze di tutte le attuali linee, dimezzando i tempi di frequenza. Inoltre la qualità dell’aria migliorerebbe nell’area centrale a seguito dell’eliminazione del passaggio continuo di decine di autobus alimentati a gasolio. Con queste modifiche si potrebbe andare dalla periferia in centro in soli 15 minuti e quindi avere finalmente, un servizio urbano di trasporto da città europea e non da terzo mondo. Tutto questo lo abbiamo già detto e dimostrato con dati alla mano ribadendo come il centro sinistra sia già pronto a governare la città in modo competente e moderno”. Insomma, in ambito trasporti, Perrone a detta di Ventura, avrebbe di fronte a sé due opzioni: “continuare testardamente a predicare lo smantellamento del filobus per miopi calcoli politici, oppure, dimostrare di avere a cuore le sorti future di questa città accogliendo le proposte che il Partito Democratico ha avanzato, attuandole con sereno spirito obiettivo”. A Perrone la scelta, dunque. Intanto ci sarebbe quell’altra questione che è tutt’altro che scollegata da quella dell’attivazione della linea 3 e che si chiama Massimo Buonerba. E per quanto in un giorno di festa come questo, si cerchi di non pensarci, prima o poi la questione l'attende al varco. Per il momento, si goda il viaggio, sindaco. 9 gennaio 2012 Filobus. Partenza prevista il 12 gennaio LECCE – Chi incrocia le dita non ha tutti i torti. Perché di date, nei 1.700 giorni di ritardo che l’attivazione del servizio ha accumulato, ne sono state avanzate tante. Stavolta parrebbe quella ufficiale, ed allora un po’ di scongiuri non fanno male. Giovedì 12 gennaio alle ore 6.30, il filobus partirà da via Calasso ed inaugurerà le corse. Non si tratta di un viaggio-prova, né di un test-collaudo, ma della vera e propria partenza della tantoattesa metropolitana di superficie. Parola di presidente della Sgm Giovanni Peyla e di direttore di esercizio Pasquale Borrelli. Ce l’ha fatta il sindaco Paolo Perrone, ma per un pelo, a farla ricadere nel proprio mandato. Ma poi chi l’ha detto che ciò sia un bene? Lui stesso, in seguito all’enorme clamore che la questione ha sollevato, con tanto di inchiesta giudiziaria connessa, si è detto pronto a smantellare tutto se si dovessero appurare truffe ai danni del Comune. Per i primi tempi, viaggiare a bordo del filobus sarà gratuito; poi, una volta presa dimestichezza col mezzo, si vedrà. Ricordiamo che quella che entrerà in funzione giovedì è solo la linea 3 del filobus, che servirà il centro della città. 5 gennaio 2012 Filobus. A partire è la class action LECCE – Nuovi guai in vista per il Comune di Lecce a proposito dell’interminabile questione filobus. Tralasciando i continui rinvii dell’attivazione del servizio (l’ultima data comunicata era il 28 dicembre ma, ad oggi, tutto è fermo; pare, ad ogni modo, che la linea 3 debba partire a giorni), la nuova gatta da pelare per l’Amministrazione Perrone è il ricorso al Tar che le associazioni di consumatori stanno preparando. Scaduti i 90 giorni dalla presentazione di una diffida al Comune da parte di Adusbef, Movimento difesa del cittadino, Adoc Lecce, Consumatori Lecce, Federutenti, Casa del consumatore, Grilli Salentini Codacons, ora queste associazioni sono pronte ad attivare la class action. O il Comune fa partire entro 90 giorni il servizio filobus al completo – hanno chiesto (il che è praticamente impossibile visto che sono disponibili sono quattro bus su 12, la linea 3 appunto) oppure porteremo avanti la class action che potrebbe concludersi con la revoca del finanziamento di 13 milioni e il commissariamento dell’opera. 14 dicembre 2011 Perrone rinnega il filobus LECCE – “In qualità di sindaco il mio compito è quello di amministrare al meglio questa città cercando di risolvere gli innumerevoli problemi che si presentano quotidianamente. Le questioni di natura giudiziaria spettano esclusivamente ai magistrati. Rispetto all’inchiesta sul filobus confermo quanto già detto nei giorni scorsi: nel momento in cui dovessero essere confermate le ipotesi di truffa e di corruzione ai danni del Comune e lo stesso verrà individuato dall’Autorità Giudiziaria come parte offesa, procederò alla richiesta di ità del contratto relativo alla realizzazione della filovia cittadina, puntando, eventualmente, anche alla dismissione dell’opera stessa”. Il filobus non è più, nelle parole del sindaco Paolo Perrone, quell’opera necessaria che cambierà il volto della città di Lecce. Anzi ora diventa per il primo cittadino un pesante fardello da portarsi sulle spalle, un’iniziativa tanto appoggiata e tanto difesa negli scorsi mesi, e ora ripudiata, rimangiata, addirittura messa in discussione. Sfortunato, Perrone, a dover fare i conti con la questione ad un passo dalle elezioni amministrative, quelle per le quali ritenta la gara, contrapponendosi, ancora una volta, alla sua ex, Adriana Poli Bortone. Il filobus, dunque, potrebbe anche non partire mai più. E diventa incerta pure quella data del 27 dicembre data quasi per scontata, praticamente ovvia, fino a pochi giorni fa. Le cose giudiziarie spettano ai magistrati, dice Perrone, cercando di tirarsi fuori da un gioco che invece lo vede coinvolto a pie’ pari. Anche perché se, come dice, compito del sindaco è far fronte ai problemi che si presentano quotidianamente in città, una presunta truffa ai danni del Comune altro non è che un grosso problema per Palazzo Carafa. E per il sindaco, in primis, che in campagna elettorale sarà certamente chiamato a rendere conto della sua posizione in merito. Anche perché, ai tempi della truffa, lui era il vice della Poli. Articolo correlato: Inchiesta filobus. Arrestato Buonerba 7 novembre 2011 Filobus. Pankiewicz: ‘Si pensi un Piano traffico natalizio’ LECCE – Il più arrabbiato per la mancata partenza del filobus nella città capoluogo del Salento sembra essere Wojteck Pankiewicz, consigliere comunale dell’Udc, che ogni giorno commenta le previsioni sull’attivazione del servizio fornite dal sindaco Paolo Perrone o dall’assessore al Traffico Giuseppe Ripa o dal presidente Sgm Gianni Peyla che vanno puntualmente disattese. Stavolta Pankiewicz fa notare a Perrone, Ripa e Payla che il tempo prima delle festività natalizia stringe e che, in vista del traffico dalle grandi occasioni che puntualmente si registra in città per le ricorrenze, non sono tollerabili ulteriori ritardi. “Il sindaco Perrone e l’assessore al Traffico Ripa sull’argomento filobus si sono defilati, cedendolo in toto al presidente Sgm Pejla. Ora essi tacciono dopo i soliti trionfalistici annunci dello scorso 4 maggio di ritorno dal viaggio a Roma al Ministero dei Trasporti, dove Perrone si era impegnato ad attivare il servizio entro il 31 luglio, pena la revoca dei finanziamenti. Sono proprio loro due, invece – secondo il consigliere – con le loro inadempienze e la loro negligenza, i principali responsabili della mancata attivazione delle tre linee del filobus della vergogna, mentre i cinque anni di consiliatura stanno per concludersi”. E mentre invoca una richiesta di scuse generale ai cittadini da parte di sindaco ed assessore, Pankiewicz avanza alcune domande, più o meno le stesse che anche il Tacco si è posto, alcune settimane fa. “Come fa il dott. Pejla – dice l’esponente dell’Udc – a dichiarare alla stampa, come ha fatto tre giorni fa, che occorre aspettare ancora qualche giorno perché gli autisti conseguano lo specifico patentino per guidare il filobus? Perché non lo hanno fatto in tutti questi anni? Come fa il dott. Pejla a dire che il filobus, mai seriamente sperimentato nel traffico cittadino, entrerà in funzione nei prossimi giorni, proprio in concomitanza con l’enorme volume del traffico natalizio? Con che coraggio, dopo cinque anni di attesa, si farà partire, se ciò veramente avverrà, ma dubito fortemente, una sola linea ? Quando si sa che nove associazioni dei consumatori hanno già giustamente annunciato la class action se non saranno attivare tutte e tre le linee del sistema filobus”? Intanto, a Natale ormai alle porte, sarebbe il caso di concordare, aggiunge Pankiewicz, con i commercianti e con le altre componenti cittadine misure di traffico straordinarie, da porre in essere entro la fine di novembre, per renderlo più scorrevole. 31 ottobre 2011 Filobus. Pankiewicz: ‘Il prossimo giro in primavera’ LECCE – Novembre è ad un passo e della partenza del filobus non si hanno notizie. Sullo spinoso argomento ritorna il consigliere comunale dell’Udc Wojteck Pankiewicz che già prevede, non senza un accento di ironico pessimismo, come si concluderà la faccenda: un giro ai cittadini, come sulle giostre, in primavera, giusto alla vigilia delle elezioni, per dimostrare di aver mantenuto la promessa dell’attivazione del servizio e poi più a. “L’ultimo solenne, roboante annuncio dell’Amministrazione comunale – dice Pankiewicz – ci informava che il filobus sarebbe partito a novembre, ma, coerentemente con le calende perroniche, notoriamente assai peggiori di quelle greche, dell’attivazione del servizio non c’è nessuna traccia, mentre i terribili costi di questa sciagurata opera continuano a pagarli i cittadini leccesi. Mi confermo sempre più nel convincimento che in primavera, in occasione della campagna elettorale, faranno fare qualche giro ai cittadini leccesi, tipo le giostre ‘La gioia dei bimbi’, per poter dire ‘Avete visto lo abbiamo fatto partire’ e poi rinchiuderlo precipitosamente nei depositi Sgm, poiché non hanno la più pallida idea di come raccordarlo col resto del sistema traffico cittadino”. Il consigliere dell’Udc accusa all’Amministrazione Perrone di non aver programmato per tempo il pieno funzionamento del servizio che dunque non sarebbe ancora collegato all’intero sistema di mobilità cittadina. “Gli stracci, i brandelli, lungo i viali cittadini, di quelle che furono le bandiere appese per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che, nonostante i miei appelli a rimuoverli, continuano ad offendere il decoro di Lecce – aggiunge – sono il simbolo del disamore e dei disastri del fallimentare quinquennio dell’Amministrazione Perrone, che sarà ricordata solo per aver battuto il record mondiale di conferenze stampa e per aver lasciato alle future generazioni oltre 50 milioni di debiti fuori bilancio. Insieme al toto-nomi dei possibili candidati a sindaco dovremmo parlare di questa esperienza fallimentare e del progetto di città e dei programmi che si vogliono realizzare nella prossima consiliatura per far ripartire Lecce”. 13 ottobre 2011 Il filobus va LECCE – Eppur si mosse. Chi l’ha visto circolare per le strade del centro, ieri pomeriggio, forse non avrà creduto ai suoi occhi. Eppure era tutto vero: la fase di pre-esercizio del filobus è effettivamente partita. Ed alla prima prova su strada non si poteva chiedere di più. L’esame è stato superato a pieni voti sia dai mezzi sia dai cittadini che, tranne in due casi su viale Otranto e viale Cavallotti, hanno dimostrato di saper lasciare libero il passaggio nelle corsie preferenziali. La corsa è durata circa 25 minuti, ha evitato il traffico ed è stata fluida e silenziosa. Certo, ieri i posti dei passeggeri sarebbero dovuti essere occupati da sacchi di sabbia che simulassero il peso degli utenti e invece così non è stato, ma è il minore dei mali e c’è tutto il tempo per rimediare. Tutto il tempo. Anche più del previsto. Perché dopo aver espresso la sua soddisfazione per l’inaugurazione del servizio, il presidente della Sgm Gianni Peyla ha annunciato che le corse vere e proprie potrebbero slittare di qualche giorno e quindi non partire a novembre come sperato. In compenso, e questo ci solleva molto, i quattro autisti che verranno impiegati sulla metropolitana di superficie hanno già tutti il patentino. Quello che guidava il mezzo di ieri, inoltre, “è anche bello”, ha detto Peyla. Chissà a quanti interessa. 11 ottobre 2011 Filobus, macché LECCE – Chi aveva creduto che il filobus sarebbe partito in “pre-esercizio” oggi, così come era stato ufficialmente annunciato da Palazzo Carafa che una volta tanto declinava le proprie responsabilità sul ritardo (erano infatti dovute alla Commissione ministeriale Ustif), è rimasto nuovamente deluso. Nessuno dei quattro bus della linea 3 oggi sta percorrendo la tratta prevista. Questione di “ultimi test su strada”, come ha spiegato il presidente di Sgm Gianni Peyla. Partirà quindi domani? Non è detto. Cioè, forse sì, ma forse tra domani e giovedì. Non solo: prove e tempi di marcia verranno definiti in corso d’opera. “Invito tutti i cittadini – ha detto Peyla nelle scorse ore – ad essere particolarmente rispettosi delle corsie riservate al passaggio di autobus e filobus, perché, anche se, in fase di prova, abbiamo verificato che il mezzo non avrebbe problemi a schivare eventuali ostacoli, sarebbe opportuno evitare tali comportamenti sbagliati”. Domani mattina partirà anche il corso per gli addetti al telecomando e al telecontrollo. I quattro mezzi che verranno testati nella fase di pre-esercizio, inoltre, proveranno anche i tragitti delle altre due linee (quella per Ecotekne e quella dei viali esterni della circonvallazione). 10 ottobre 2011 aggiornamento delle ore 8:00 Filobus. Falsa partenza LECCE – Che la linea 3 del filobus sarebbe partita oggi, così come annunciato, sembrava davvero troppo bello. E infatti non è partita. Lo start è rimandato a domani, così da Palazzo Carafa che, una volta tanto, non ha responsabilità sullo slittamento della data di messa in moto. E’ colpa della Commissione ministeriale Ustif che, per impegni improrogabili, ha dovuto rinviare il suo arrivo in città a domani. Come ormai è noto, i filobus che circoleranno per la città da domani non trasporteranno passeggeri ma solo dei pesi che ne simuleranno la presenza; il tutto in un regime di “pre-esercizio” che servirà a “collaudare” le macchine. Ed anche a dare il tempo agli autisti – 20 o 30 giorni – di prendere il patentino. 10 ottobre 2011 Filobus. Tutti pronti a partire LECCE – Ai posti, si parte. E si parte in filobus. Scongiuri a parte, il gran giorno dell’attivazione della ormai famosissima linea 3 del servizio sembra davvero arrivato. Tuttavia forse non tutti sanno che a partire, oggi, saranno sì i filobus, ma vuoti. Avete capito bene: senza passeggeri. Solo con dei pesi che simuleranno le presenza dei passeggeri. Una simulazione che andrà avanti per 20 o 30 giorni. Il tempo di verificare che tutto vada per il verso giusto e che gli autisti possano prendere il patentino. Ebbene sì. Ecco un altro punto sul quale forse si è detto poco: non tutti gli autisti che guideranno i mezzi che circoleranno per la città hanno il patentino. E siccome senza patentino non si guida, lo prenderanno. Proprio facendo pratica nei 20 o 30 giorni di “pre-eserciio”. Proprio portando a spasso i pesi simil-passeggeri. Due domande sorgono spontanee, a questo punto. 1) I passeggeri (quelli veri) si sentiranno sicuri a viaggiare sul filobus una volta che gli autisti avranno finalmente conseguito il documento di guida? 2) Non si potevano prendere degli autisti già con patentino? 03/10/2011 Filobus. Nuove spese in vista LECCE – Il pre-esercizio della linea 3 del filobus partirà il 10 ottobre. Lo ha reso noto stamattina dirigente del settore Mobilità Sergio Aversa, alla Commissione Traffico alla quale ha preso parte anche il presidente della Sgm Gianni Peyla. Una buona notizia, che conferma che è ormai tutto pronto per mettere in moto il servizio più atteso e contestato degli ultimi anni. Una buona notizia subito oscurata da una serie di brutte notizie, anch’esse rese note in Commissione. Le elenchiamo: 1) per riparare e mettere in funzione i quattro filobus della linea 3, che giacevano in deposito, il Comune ha speso 40mila euro più Iva, ovvero 10mila euro più Iva per ciascun mezzo; 2) quattro filobus su un totale di 12 previsti non sono ancora stati consegnati al Comune; 3) per riparare e mettere in funzione gli altri quattro mezzi si dovranno spendere ancora 120mila euro più Iva (30mila euro più Iva per ciascun mezzo). Immediata la reazione di alcuni consiglieri. Tra questi Wojteck Pankiewicz (Udc), che ha presentato un’interpellanza urgente al sindaco Paolo Perrone, chiedendo di sapere chi prese in consegna, col compito di custodirli, gli otto filobus, quando questi vennero consegnati al Comune; come immagini di pagare le somme necessarie per la riparazione degli altri quattro mezzi; perché il sindaco e la Giunta non si siano accertati in questi anni che gli otto filobus venissero custoditi con adeguata diligenza. 22 settembre 2011 Il filobus è partito. I vigili: ‘Fermatelo' LECCE – Ha impiegato poco meno di mezz’ora per percorrere il suo tragitto e la corsa si è svolta senza particolari intoppi. Il primo filobus, quello della linea 3, che ieri è stato attivato in prova, ha superato l’esame. Alle ore 17.40 si è mosso in silenzio ed è partito. Altri tre bus hanno poi fatto altrettanto. Insomma tutto sembrerebbe dire che non ci sono ostacoli all’effettiva attivazione del servizio, il prossimo ottobre. Usiamo il condizionale perché in effetti non proprio tutto è andato, ieri, per il verso giusto. Di traverso alla corsa dei quattro filobus, ci si mette il Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco di Lecce, che, avendo appreso dell’attivazione della linea 3, ha espresso disappunto per le modalità seguite dal Comune e preoccupazione per l’incolumità pubblica e degli stessi operatori dei vigili del fuoco. Ciò perché, denuncia il sindacato, non sarebbero state codificate procedure di intervento in caso di incidenti di varia natura che dovessero coinvolgere le macchine o la linea elettrica. “Non sono state studiate – ha riferito Giancarlo Capoccia, segretario provinciale del Conapo – le pesanti limitazioni che l’attivazione della linea avrà sulle possibilità di impiego dei mezzi speciali, quali ad esempio l’autoscala e l’autogrù, negli interventi di soccorso e quindi sulla capacità operativa delle squadre di vigili del fuoco e le eventuali modifiche da applicare alle procedure operative”. Insomma, l’operato del Comune sarebbe stato intempestivo, “basti pensare – ha aggiunto Capoccia – che la comunicazione, al Comando Vigili del Fuoco è stata inoltrata via fax solo sette ore prima dell’attivazione della linea, finendo per creare un pericolo più che un servizio. Sarebbe invece stato opportuno contattare il Comando con largo anticipo sull’attivazione della linea, per dare modo allo stesso di predisporre procedure ed attrezzature adatte ad affrontare qualsivoglia emergenza che veda coinvolte le strutture del filobus”. Il Conapo insomma ha chiesto di sospendere l’attivazione della linea filobus, “fino a quando non verranno predisposte le necessarie procedure operative per gli interventi di soccorso ed acquisite le attrezzature necessarie”. Chissà se il sindaco, che finalmente ieri ha tirato un sospiro di sollievo vedendo la macchina partire, deciderà di soddisfare la richiesta. 21 settembre 2011 Filobus, si parte LECCE – Stavolta tutto sembra pronto per il “grande passo”. A partire da oggi la linea 3 del filobus sarà alimentata da corrente elettrica. La linea 3 è quella che dal piazzale della stazione prosegue su viale Quarta per poi toccare viale Gallipoli, viale Otranto, via Cavallotti, via S. Francesco, via Garibaldi, viale De Pietro, piazza del Bastione, viale De Pietro, via XXV luglio, viale Marconi, viale Lo Re per poi tornare nuovamente sul piazzale della stazione. Dopo almeno due false partenze, oggi finalmente si parte. Partiranno, più precisamente, quattro dei 12 bus e domani la commissione ministeriale sarà in città per le prove di pre-esercizio. La grande macchina sembra finalmente mettersi in moto. Le polemiche attorno alla questione tuttavia non si sono placate. Nelle scorse ore, come annunciato, la deputata salentina del Pd Teresa Bellanova ha presentato un'interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, per fare luce su alcuni dei punti ancora oscuri. “Chiedo a Matteoli e Tremonti di dire ai cittadini leccesi quello che l'Amministrazione comunale non dice. Penso che la cittadinanza abbia tutto il diritto di conoscere con la massima chiarezza l'effettivo stato di avanzamento di un'opera che è già costata circa 23 milioni di euro di soldi pubblici, di cui 8 direttamente a carico del Comune di Lecce”. Bellanova chiede, nello specifico, ai Ministri interrogati di sapere “se non ritengano utile intervenire con urgenza per chiarire se esiste, ad oggi, una concessione di proroga rispetto al termine del 31 luglio scorso, che era stata imposta al Comune di Lecce per l'avvio del filobus”. La parlamentare del Pd chiede inoltre di sapere se i ministri “dato l’enorme dispendio di denaro pubblico già effettuato nel corso di questi anni, per un’opera che dopo 1.590 giorni di attesa non è ancora spendibile per l’interesse collettivo, ed il rischio, visti i costi di manutenzione e riparazione dei mezzi, di altre spese derivanti da una negligenza assolutamente non ascrivibile ai cittadini, non ritengano doveroso attivare un accertamento attraverso l’organo della Corte dei Conti, affinché i costi complessivi che configurano un danno erariale non vengano caricati sui contribuenti che sono le vittime più eclatanti di una discutibile gestione del denaro pubblico”. Di seguito il testo dell’interrogazione. INTERROGAZIONE a risposta in Commissione BELLANOVA – Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Per sapere, premesso che: – la città di Lecce aspetta da 1.590 giorni circa l’attivazione del trasporto eco-compatibile costato 23 milioni di euro circa, di cui 8 a carico del Comune di Lecce; – in questi ultimi giorni sono emerse sugli organi di stampa alcune notizie che lasciano molto perplessa e preoccupata la cittadinanza leccese. Nella fattispecie sembrerebbe che l’avvio del servizio di filovia riguarderebbe, almeno nell’immediato, solo una delle tre linee. Dunque, da ciò che si apprende pare che dei 12 bus previsti dal progetto solo 4 possano essere utilizzati, altri 4 non siano neppure stati consegnati e ad oggi non si ha contezza di quando la sopra citata consegna possa avvenire ed i rimanenti mezzi sembrerebbe siano fuori uso, a causa del lungo periodo di inutilizzo ed abbandono e richiedano interventi per circa 100mila euro per essere resi pienamente funzionanti; – l’amministrazione comunale in merito ai quesiti sollevati dall’opposizione e dai cittadini circa i punti oscuri della vicenda filobus ha replicato sostenendo che la scelta di attivare inizialmente solo quattro mezzi sarebbe piuttosto legata al fatto di aver concordato con il Ministero delle Infrastrutture un avvio graduale dell'impianto. Si ha contezza però che nel mese di aprile 2011 il Ministero delle Infrastrutture, proprio a causa dei ritardi per l’avvio del filobus con una informativa scriveva “qualora entro il termine del 31 luglio 2011 non dovesse realizzarsi l'apertura al pubblico del servizio trasporto, questa Amministrazione dovrà provvedere ad informare la Procura della Corte dei conti ed avviare le procedure per sottoporre al Cipe la revoca del contributo a suo tempo assentito” chiedendo conto di quanto realizzato con il finanziamento erogato di 13 milioni 218mila 197,38 euro; – va detto, inoltre, che l’amministrazione comunale nonostante la situazione poco chiara ha già sottoscritto con le ditte Sirti e Imet un contratto di manutenzione della durata di un anno per un importo di circa 400mila euro; – inoltre la commissione ministeriale che avrebbe dovuto effettuare il controllo e dare il via libera al pre-esercizio, volto a testare i mezzi, attesa per lunedì 19 settembre non abbia fatto tappa nella città di Lecce, accumulando così ancora ulteriore ritardo; – se i Ministri interrogati, in virtù di quanto sopra esposto, non ritengano utile intervenire con urgenza per chiarire se esiste, ad oggi, una concessione di proroga rispetto al termine del 31 luglio scorso, che era stata imposta al Comune di Lecce per l'avvio del filobus. – se i Ministri in oggetto, dato l’enorme dispendio di denaro pubblico già effettuato nel corso di questi anni, per un’opera che ad oggi non è ancora spendibile per l’interesse collettivo, ed il rischio, visti i costi di manutenzione e riparazione dei mezzi, di altre spese derivanti da una negligenza assolutamente non ascrivibile ai cittadini, non ritengano doveroso attivare un accertamento attraverso l’organo della Corte dei Conti, affinché i costi complessivi che configurano un danno erariale non vengano caricati sui contribuenti che sono le vittime più eclatanti di una discutibile gestione del denaro pubblico. Bellanova, 19 settembre 2011 Filobus. Bellanova: ‘Riporterò il caso in Parlamento’ LECCE – La “telenovela filobus”. Così Teresa Bellanova definisce la questione relativa all’attivazione del servizio di trasporto pubblico nel Comune di Lecce. Tra promesse, smentite e continue proroghe della data della prima corsa restano i dubbi sollevati la settimana scorsa dalle forze di opposizione e che le dichiarazioni di Gianni Peyla, presidente della Sgm, non hanno fugato. “Quando sembrava finalmente avviarsi a conclusione – dice la deputata salentina del Pd – l'estenuante telenovela del filobus di Lecce ci regala un altro intricato capitolo. Trovo che le dichiarazioni di Peyla non diradino i dubbi emersi dalle notizie di stampa e manifestati da Antonio Rotundo ma, al contrario, non facciano che infittirli. Non è rintracciabile, infatti, nella sua replica alcuna traccia di certezze concrete. Peyla non chiarisce la situazione effettiva del parco mezzi. Non smentisce, infatti, che quattro dei 12 mezzi non siano neanche stati consegnati dalle case produttrici, senza indicare, di conseguenza, la data in cui saranno effettivamente disponibili”. Lo stesso presidente Sgm, secondo la Bellanova, avrebbe ammesso la necessità di spendere altri 100mila euro per la sistemazione degli otto mezzi ancora indisponibili. “Tra i tanti punti oscuri che caratterizzano ‘l’avventura’ filobus una cosa ci è chiara: ancora una volta saranno i cittadini a pagare. Gli stessi che finora hanno già dovuto pagare il salato conto di una vicenda ancora poco limpida, a doversi fare carico degli ulteriori costi previsti. Presenterò un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture – annuncia – per fare luce su un altro punto ancora oscuro: non risulta, ad oggi, che il Ministero abbia mai concesso ufficialmente alcuna proroga rispetto alla scadenza del 31 luglio scorso, che era stata imposta al Comune di Lecce per l'avvio del filobus. Ancora tante nubi, quindi, e nessuna certezza di schiarita su questa vicenda che, tra inutili cavi e pali, imbriglia la città di Lecce da ben 1590 giorni ormai, e chissà per quanto ancora continuerà a farlo”. 16 settembre 2011 Filobus. 100mila euro per riparare otto pullman LECCE – Si parte o non si parte? Quando si parte e soprattutto quanto costerà questo “viaggio” ai leccesi? Il filobus tiene nuovamente banco tra le tematiche di interesse cittadino. Non tutte e tre le linee, infatti, partiranno, in un primo momento, ma solo una, la numero 3, e che sono necessarie ulteriori somme per riparare otto mezzi che, causa inutilizzo, hanno subito dei danni. A quanto ammontano queste “ulteriori somme”? A 100mila euro, spicciolo più spicciolo meno, visto che il Comune ne ha già spesi 30mila per riparare i quattro che entreranno in funzione la settimana prossima (a fine settimana) e che le ditte fornitrici, la Van Hool e la Vossloh Kiepe, ne hanno chiesti altri 70mila per i restanti. Le polemiche, soprattutto da parte dell’opposizione, si sono sprecate. Gli attacchi più duri sono stati quelli di Rotundo e Pankiewicz. Ma la risposta di Gianni Peyla, presidente della Sgm, non ha tardato ad arrivare. “Non risponde al vero, come sostiene Antonio Rotundo – ha dichiarato – che i filobus utilizzabili siano solo quattro. SGM e l’Amministrazione comunale hanno programmato la messa in funzione di tutti i filobus disponibili”. La scelta di attivarne inizialmente quattro sarebbe piuttosto legata al fatto di aver concordato con il Ministero delle Infrastrutture un avvio graduale dell’impianto che prevedrebbe in prima istanza l’attivazione della linea centrale e successivamente l’attivazione delle linee circolari e di quella per l’Università. I filobus saranno quindi tutti disponibili in coincidenza con l’attivazione delle altre linee. Con riferimento all’infrastruttura costituita dalla linea aerea e dalle sottostazioni, poi, il presidente della Sgm ha ricordato che “la Giunta comunale, alla quale Rotundo chiede di riferire in Commissione, abbia già deliberato un impegno di 450.000 euro per la sua manutenzione affidando il contratto all’ATI Sirti-Imet. Ciò è la dimostrazione del fatto che l’Amministrazione Comunale stia confermando tutti gli impegni assunti per l’attivazione dell’impianto filoviario”. 16 settembre 2011 ‘Fermata’ del filobus. Attesa: 1.589 giorni LECCE – 1.589 giorni ad aspettare il filobus. Ad attendere sono i leccesi. Che prima hanno assistito inermi davanti ad cantiere infinito per la realizzazione delle linee elettriche e la posa di grossi e neri pali sparsi per la città; poi hanno protestato contro i suddetti pali, fino a che non se ne sono fatti una ragione cominciando a considerarli una sorta di “complemento d’arredo urbano”; poi hanno sperato che il servizio partisse, prima o poi, ché in fondo la sua utilità l’avrebbe avuta. Poi hanno rimandato quella partenza – il 31 luglio, poi il 15 agosto, poi il 1° settembre, poi il 15 settembre – e hanno atteso; rimandato nuovamente ed ancora atteso. Fino a che – ieri – non hanno scoperto che i filobus partiranno sì, la settimana prossima – ma a fine settimana – e che delle tre linee previste ne verrà attivata solo una. Perché? Perché dei 12 filobus previsti dal progetto appena quattro possono essere utilizzati mentre altri quattro non sono stati neppure consegnati e non si sa ancora quando lo saranno e gli ultimi quattro sarebbero addirittura fuori uso e richiederebbero tempi non brevi e interventi consistenti per essere resi pienamente funzionanti a causa del lungo tempo di abbandono. In una parola: ciò che nella più crudele ironia qualcuno aveva previsto si è verificato. “Che il filobus partisse veramente il 15 agosto mi sembrò subito una sciocchezza”, taglia corto il consigliere dell’Udc Wojteck Pankiewicz che definisce la filovia come una delle “grandi incompiute” della Giunta Perrone, incapace, dice Pankiewicz, di attivare il servizio in cinque anni. “Ma si sa – aggiunge -: le calende perroniche sono assai peggio di quelle greche”. “Chiediamo che con urgenza la Giunta riferisca in Commissione – dichiara Antonio Rotundo, leader del Pd -; sono tante le domande che richiedono risposte, compresa quella di sapere i tempi di avvio di tutte tre le linee e il costo del ripristino degli otto filobus, considerato che c’è chi parla addirittura di centinaia di migliaia di euro. Pagheranno i contribuenti o i responsabili di tanta negligenza, per non dire sciatteria, considerato che sono scadute anche le garanzie dei veicoli”? La richiesta di iscrivere con urgenza all’ordine del giorno dei lavori della Commissione Traffico il tema dell’avvio del filobus è stata inviata. Si spera che i tempi siano, almeno in questo caso, brevi. 29/06/2011 Parte il filobus. Ma a Ferragosto LECCE – Ai posti, si parte. Forse. Ed in ritardo. Di 15 giorni almeno, ma poi chi lo sa. Che il Comune di Lecce abbia la reale intenzione di dare il via al servizio di trasporto pubblico mediante filobus il ministero l’ha capito. Ed a Gianni Peyla, presidente della Sgm, già questo è sufficiente, come ha avuto modo di dire più volte. Per cui, 15 giorni in più di attesa sarebbero poca roba. Vero, ma il punto ora è un altro: saranno davvero solo 15 i giorni di attesa per la messa in funzione dell’opera più costosa (23 milioni di euro) e più chiacchierata degli ultimi tempi? Il ritardo annunciato dipende dal fatto che, per poter avviare il nuovo sistema di trasporto entro la data prestabilita, il 31 luglio, il pre-esercizio, che non può essere inferiore ad u mese, sarebbe dovuto partire già domani. Missione impossibile. Perché nella lista di cose da fare ci sono ancora molte voci da spuntare, tra cui la firma del contratto di manutenzione, la formazione del personale e l’abilitazione al pubblico esercizio da parte del ministero. Insomma, voci non da poco e che, comunque, non si improvvisano. Il Comune prende tempo. 15 giorni per la precisione. E nel frattempo taglia le fronde degli alberi che potrebbero essere di intralcio e ridipinge le strisce delle corsie preferenziali. 15 giorni per ritrovarsi finalmente pronti ai nastri di partenza. Stavolta, speriamo quella vera. A Ferragosto. Articoli correlati: Filobus. Bellanova interroga Matteoli Filobus. Acquisite le 'carte' 19/04/2011 Filobus. Ultimatum di tre mesi LECCE – “Qualora entro il termine del 31 luglio 2011 non dovesse realizzarsi l’apertura al pubblico del servizio trasporto, questa Amministrazione dovrà provvedere ad informare la Procura della Corte dei conti ed avviare le procedure per sottoporre al Cipe la revoca del contributo a suo tempo assentito”. L’ultimatum arriva direttamente dal ministero delle Infrastrutture e trasporti che chiede conto di quanto realizzato con il finanziamento erogato di 13 milioni 218mila 197,38 euro. L’informativa inviata da Roma al Comune di Lecce parla di “gravi ritardi nell’attivazione del servizio di trasporto pubblico”. Ed è proprio di filobus e di ritardi connessi alla sua attivazione che intende parlare Antonio Rotundo, leader dell’opposizione comunale, in una Commissione convocata ad hoc. Tanto ha richiesto l’esponente del Pd in una lettera inviata al presidente della Commissione trasporti Walter Liaci. “Dopo ben 1450 giorni di ritardo durante i quali il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha ripetutamente sollecitato il Comune all’attivazione del servizio del filobus – scrive Rotundo – è giunto l’invito ultimativo della Commissione di Alta Vigilanza ad avviare il servizio entro il prossimo 31 luglio pena la revoca del finanziamento e l’informativa alla Procura della Corte dei Conti”. Articoli correlati: Filobus. Proseguono le acquisizioni della Finanza (23 marzo 2011) Filobus: le responsabilità politiche secondo Salvemini (25 novembre 2010)

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