Lecce. Due operazioni di Ros e Squadra Mobile confermano l’interesse della mafia nel settore. Dalle indagini sono emersi traffici di droga ed estorsione ai lidi// I VOLTI E I NOMI DEGLI ARRESTATI
LECCE – Due operazioni congiunte dei carabinieri del Ros e della Squadra mobile di Lecce, denominate rispettivamente “Torre d’Acaya” ed “Alta marea”, poi confluite in un'unica maxi operazione denominata “Network” hanno fatto tremare all’alba di oggi gli ambienti della criminalità organizzata. Dalle prime ore del mattino i militari stanno eseguendo a Lecce, ma anche in altre località d’Italia, ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip Alcide Maritati su richiesta del sostituto procuratore antimafia Guglielmo Cataldi. Gli indagati sono 43, tra presunti capi e affiliati alla Sacra Corona Unita, ritenuti responsabili dei reati di associazione mafiosa, traffico internazionale di stupefacenti ed estorsioni ai lidi balneari. Secondo gli inquirenti gli arrestati avrebbero avuto influenza nel capoluogo salentino ma anche nella fascia Sud Est e nella fascia costiera della provincia salentina. A distanza di pochi giorni dall’operazione “Tam Tam”, che ha portato a 15 arresti, le due operazioni concluse oggi sono la conferma di come la Sacra Corona Unita abbia ormai messo le mani nel settore del turismo. Del resto, solo due giorni fa la prefetta di Lecce Giuliana Perrotta, in occasione della firma di un accordo con la magistratura inquirente. Aveva sottolineato la necessità di tenere d’occhio in maniera più stringente il settore turistico. In manette sono finiti:

Alessandro Schito

Andrea Capirola

Andrea Leo

Andrea Terrazzi

Angelo Belfiume

Anna Oriana Durante

Antonio Giordano

Antonio Marco Penza

Antonio Mazzeo Pantaleo

Tonino Caricato

Carmelo de Pascalis

Cristian Micelli

Egidio Buttazzo

Eugenio Antonio Campa

Francesco Pastore

Gioele Greco

Giuseppe Potenza

Giovanni Maria Mazzotta

Graziano De Fabrizio

Gregorio Leo

Jasmin Beherem

Leo De Matteis

Luca Giannone

Luigi Santoro

Massimiliano Apollonio

Maurizio Calogiuri

Maurizio Di Nunzio

Mauro Cucurachi

Mirko Ricciato

Roberto Mirko De Matteis

Rocco Campa

Stefano Mazzeo

Valter Marcellino Ricciuti

Veronica Murrone Irreperibili Pasquale Briganti, 45enne di Lecce; Alessandro Greco, 31enne leccese e Francesco Mungelli, 37enne sempre di Lecce. Tra i quattro indagati a piede libero figura Matteo Luca Tundo, 27enne nato a Lecce ma residente a Lizzanello. Articoli correlati: Droga ed estorsioni. Blitz all'alba: 15 arresti Motta: ‘Un salto di qualità. Ora la mafia è radicata' Minervini: presto una legge regionale antimafia Lotta alla mafia: accordo Prefettura e Magistratura
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding