Rifiuti tossici, Nicastro si dice tranquillo

Bari. L’assessore regionale si dice tranquillo sulla vicenda rifiuti tossici, ‘le dichiarazioni di Schiavone sono tutte da verificare’

Bari. La Puglia come pattumiera dei Casalaesi? Interrogativo che emerge dai verbali relativi all’audizione che il pentito Carmine Schiavone, affiliato al potentissimo clan dei Casalesi, concesse nel 1997 alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il documento, coperto dal segreto di Stato, è stato reso noto soltanto nei giorni scorsi per un segnale di trasparenza e attenzione da parte dell’Ufficio di Presidenza della Camera nei confronti delle popolazioni della Campania colpite dal dramma dei rifiuti tossici. “Parlavamo spesso di Puglia – ha dichiarato Schiavone di fronte alla Commissione in un'audizione del 1997 che si trova in un verbale a cui è stato tolto il segreto giovedì scorso – c'erano discariche nelle quali si scaricavano sostanze che venivano da fuori, in base ai discorsi che facevamo negli anni fino al 1990-1991”. L'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro è tranquillo: “Francamente non sono allarmato” ha dichiarato all'Ansa. Per Nicastro la competenza dei controlli spetta “alla polizia giudiziaria o all'Arpa”, l'Agenzia regionale per l'ambiente. “Penso che le dichiarazioni” di Schiavone, prosegue Nicastro, siano ancora tutte da riscontrare”. Al momento non mi risulta ci siano indagini in corso in modo specifico su traffici di rifiuti tossici in Puglia, ma questo è normale perché, anche se ci fossero, sarebbero coperte da segreto”.

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