Taranto. Il gruppo ha annunciato la chiusura dello stabilimento tarantino, in fumo altri 140 posti di lavoro
Taranto. I sindacati parlano di una mazzata. Un massacro senza fine, Taranto Subisce la perdita di altri 140 posti di lavoro, il gruppo Marcegaglia se ne va. Dopo la crisi dell'Iva, dopo lo stop del gruppo Vestas chiude i battenti anche il Marcegaglia Buildtech. La comunicazione è stata fatta ai sindacati di categoria e alle Rsu di Fim, Fiom e Uilm dell’impianto pugliese. In un nota congiunta, i sindacalisti hanno parlato di “un territorio già martoriato da una crisi senza precedenti, che continua a mietere perdite di posti di lavoro”. La fabbrica aveva dismesso due anni fa la produzione di caldaie industriali per riconvertirsi al fotovoltaico con la produzione in proprio di lamine flessibili a film sottile, in silicio amorfo. La sospensione dell’attività produttiva dello stabilimento tarantino è stata proclamata per il prossimo 18 novembre, alla scadenza della cassa integrazione ordinaria in corso. Per i sindacati metalmeccanici “anche questa volta Taranto subisce la perdita di 140 posti di lavoro a causa di una decisione aziendale disinteressata al nostro territorio: lasciano Taranto per una riorganizzazione del Gruppo Marcegaglia, scippando nuovamente a questa citta' posti di lavoro e opportunita' di sviluppo non inquinante. Dopo l'eolico – dicono i sindacati riferendosi alla crisi Vestas azienda che ha annunciato 127 licenziamenti – a pochi giorni di distanza, anche il fotovoltaico abbandona Taranto, una citta' gia' compromessa dai problemi ambientali”.