M5S: ‘Sempre no a Tap’

Roma. I parlamentari del Movimento 5 stelle commentano la risposta del Governo all’interrogazione del Pd. Non risparmiando attacchi al Partito democratico

ROMA – Se ai deputati del Pd (Salvatore Capone, Teresa Bellanova ed Elisa Mariano) la risposta del Governo sulla Tap era sembrata esaustiva, per i parlamentari del Movimento 5 Stelle le cose non stanno così. Anzi il loro punto di vista è diametralmente opposto a quello degli esponenti del Partito democratico che si erano detti soddisfatti per le parole del sottosegretario Vincenti. “Lo abbiamo gridato mesi fa, e dopo le ultime dichiarazioni del governo, lo ribadiamo con maggiore forza – recita una nota ufficiale di M5S diffusa nelle scorse ore -: il nostro è un chiaro no al gasdotto Tap”. “I partiti che oggi fanno a gara nel dichiarare il proprio dissenso sull’approdo della centrale di depressurizzazione a San Basilio di San Foca – aggiungono -, sono in realtà i primi sostenitori del progetto Tap che ancora oggi definiscono ‘infrastruttura strategica’ del Corridoio Sud. La riposta del governo, tanto celere quanto superficiale e per a esaustiva, sia sull’impatto ambientale (la cui pubblicazione dello studio è prevista a settembre), che sui rischi per i territori e le popolazioni coinvolte, non può esaurirsi con una generica dichiarazione d'intenti nei confronti dei cittadini, tantomeno con presunte, quanto temporanee ‘compensazioni’ economiche da parte di Tap (per interventi di tutela costiera, bene che con nessun compenso economico si può negoziare, ipotetici posti di lavoro per fase di costruzione, promessi senza alcun piano industriale, nello spirito dell’ennesimo ricattooccupazionale) a cui assoggettarsi. Il tardivo e vano confronto con la comunità locale, intende mettere il bavaglio ai cittadini proprio per evitare ‘si debba ripetere un altro Tav’, che noi per primi non vogliamo, ma che sarebbe l’espressione esasperata dei cittadini inascoltati, a cui viene imposta un'opera non voluta da Comuni e residenti. Basta con la farsa dell’aprire il dialogo, i cittadini salentini hanno già da tempo espresso la propria contrarietà al progetto Tap”. Gli esponenti “grillini” del Governo sostengono dunque la totale incompatibilità della tutela dei cittadini salentini e della realizzazione del gasdotto, che definiscono “inutile e dannoso” e che si starebbe impossessando del territorio salentino, e della sovranità territoriale italiana, violentando siti di rilevanza archeologica, monumentale e di alto valore ambientale, in una regione a dichiarata vocazione turistico-culturale. In Commissione Affari Esteri è depositato il disegno di legge per la ratifica dell'accordo, per il quale i parlamentari 5 Stelle stanno preparando gli emendamenti. “Noi vorremmo un atto di coraggio – annunciano -, una svolta dal punto di vista energetico da qui a dieci anni: abbandono degli idrocarburi per far posto a idrotermico, idroelettrico, eolico, fotovoltaico, scelta che permetterebbe la creazione di nuovi posti di lavoro e un futuro più pulito da consegnare alle generazioni future”. Articolo correlato: Tap, il Governo risponde al Pd: 'Necessaria' Qui la storia di Tap

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