Bari. Giannicola De Leonardis si è scagliato contro Massimiliamo Scagliarini, colpevole di aver ricostruito l’iter di approvazione e poi abrogazione di una legge
BARI – “Giornalismo d’assalto di bassissimo profilo”, “spazzatura che produce il solo risultato di amplificare un odio generalizzato che può sfociare in una deriva che evidentemente non preoccupa questi personaggi in cerca di identità e visibilità”. Sono le accuse che un cronista s’è sentito rivolgere da un consigliere regionale per aver ricostruito i fatti. Solo che la ricostruzione al consigliere in questione non è piaciuta per niente. L’episodio è stato riportato da Ossigeno con la firma di Rosaria Malcagni. Ed è accaduto in Puglia. Il terreno delle scontro è stato fornito dalla cancellazione, avvenuta il 3 maggio, di una norma regionale approvata appena un mese prima (il 3 aprile). I due protagonisti dello spiacevole episodio sono stati Giannicola De Leonardis (Udc), presidente della Commissione Affari Istituzionali, ed il giornalista di “Gazzetta del Mezzogiorno” Massimiliano Scagliarini. Scagliarini ha ripercorso nel suo articolo le vicende di una norma approvata e poi cancellata dal Consiglio regionale, grazie alla quale i consiglieri avrebbero potuto versare contributi previdenziali per l’attuale legislatura a titolo di riscatto vedendosi garantito il vitalizio, in caso di prima elezioni, ed un incremento dello “stipendio” fino a 9.724 euro, in caso di habitué delle sale del Consiglio regionale. Come ha riferito il giornalista ad Ossigeno, la norma, di cui De Leonardis era stato uno dei firmatari, conteneva un altro paradosso: “avrebbe consentito di riscattare il periodo dell’intera legislatura anche se il consiglio regionale fosse stato sciolto in anticipo”. Alla seduta in cui la Commissione avrebbe dovuto abrogare la norma si sono presentati solo due consiglieri su undici; il numero minimo necessario era di cinque. De Leonardis ha inizialmente proposto di rinviare la riunione ma poi, su presa di posizione del presidente del Consiglio Onofrio Introna, che ha ritenuto sufficiente la presa di posizione dell’Ufficio di presidenza e della conferenza dei capigruppo, la norma è stata comunque abrogata. Così, in sede di Consiglio De Leonardis si è scagliato contro il giornalista, pur non citandolo mai direttamente. E continuando ad inveire contro di lui attraverso il proprio profilo facebook. A Scagliarini è arrivata la solidarietà di Assostampa, il sindacato dei giornalisti. “Utilizzare l’aula del consiglio regionale della Puglia – ha scritto il sindacato in una nota – per lanciare un’invettiva volgare e sconclusionata contro un giornalista suona come un atto di arroganza, se non proprio di intimidazione. Il fatto che tutto ciò si sia verificato nella Giornata mondiale della libertà di stampa conferma ciò che è purtroppo noto da tempo: c’è una vasta parte della classe politica che ha perso il contatto con la realtà”.