Bandiere blu. Mare e poi?

 

Hanno ottenuto il riconoscimento quest’anno i Comuni di Otranto, Melendugno, Salve e Castro. Ma come si concilia questo premio con i progetti di gasdotti e di cementificazione selvaggia in corso?

Quattro Bandiere blu, come nel 2012. Il mare del Salento conferma il positivo risultato dell’anno scorso e conquista anche per il 2013 quattro importanti riconoscimenti. Ad essere premiate dall’organizzazione non-governativa e no-profit FEE, “Foundation for Environmental Education”, sono gli stessi quattro Comuni rivieraschi già insigniti l’anno scorso del prestigioso onore. Ovvero Otranto, Melendugno, Salve e Castro. Peccato che per almeno tre di questi quattro Comuni il futuro non parli di sostenibilità ambientale, tutt’altro. Nel Comune di Otranto è in dirittura d’arrivo la realizzazione del gasdotto Igi Poseidon. Lo scorso 19 marzo presso la Capitaneria di porto di Gallipoli è stata firmata la concessione demaniale per 40 anni dell’area interessata dal progetto. Ed il sindaco Luciano Cariddi ha dichiarato di accettare con maturità e senso di responsabilità che l’infrastruttura sorga nel proprio Comune a beneficio del territorio provinciale. Melendugno lotta da mesi contro la multinazionale Tap che ha presentato al Ministero un progetto per la realizzazione di un altro gasdotto, che dovrebbe passare proprio per la costa di San Foca. Le associazioni ambientaliste, i cittadini e la stessa Amministrazione sono molto attivi nell’opporsi al progetto. A Salve, invece, è in corso un’opera di cementificazione della bella serra di Spigolizzi, precisamente in località Montani, zona sotto vincolo paesaggistico, censita nell'”ambito C2″ del Putt come degna di tutela e valorizzazione. Basta quindi solo il mare a rendere un Comune meritevole di un così prestigioso premio? “La riconferma per il 2013 ai comuni di Castro, Melendugno, Otranto e Salve della ‘Bandiera Blu d’Europa’ è il giusto riconoscimento per il rispetto di precisi criteri qualitativi richiesti ai comuni rivieraschi e rappresenta il meritato risultato positivo per un lavoro svolto da tutte le amministrazioni locali e dalla Provincia di Lecce, in prima linea in tema di tutela del territorio, turismo sostenibile e accoglienza turistica”, ha commentato il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. Il numero uno di Palazzo dei Celestini ricorda i temi dell’accoglienza e del turismo come “materie in cui il nostro Salento continua a primeggiare” ricordando che la terra salentina è il “primo territorio della Puglia per ospitalità e flussi turistici, oramai meta delle vacanze di tutti, dagli italiani agli extra-europei, visitatori che da tempo hanno eletto la nostra terra a simbolo della nostra Regione”. Bellissime parole. Ma che cosa ne sarà del turismo quando (e se) i progetti previsti proprio nei Comuni oggi premiati con le Bandiere Blu saranno stati realizzati? Non è forse il caso di pensarci per tempo? E’ il Comitato No Tap a chiamare direttamente in causa Gabellone, chiedendo ufficialmente alla Provincia di prendere una posizione chiara sui progetti di gasdotto Igi Poseidon e Tap. “Ricordando che la natura industriale delle due opere mal si concilia con le località appena premiate – dichiara il Comitato – ribadiamo che la Puglia e il Salento in particolare hanno già pagato i costi della mancanza di un piano energetico nazionale. In virtù di questo,del lavoro fin ora svolto,dei lauti investimenti messi in campo, e dei lusinghieri risultati ottenuti vi chiediamo di opporvi come già hanno fatto la Regione e tutti i Comuni interessati”. Inchieste correlate: Tap e Poseidon: La guerra del gas I 47 ‘ma’ del Ministero su Igi Poseidon Zamparutti vuole Tap Comitato No Tap: ‘La partita a scacchi sulla testa dei salentini’ Gasdotto nel mare di Otranto Cariddi: ‘Tre milioni per il gasdotto. Sperando non ne sorgano altri’ La cementificazione di Spigolizzi: Il Salento d’amare colpito al cuore Il villaggio con la ‘stalla’ al centro Salve, turismo a (sole) tre vele La collina delle selci

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