Editoria. La Puglia chiede aiuto al Governo

Bari. Approvato all’unanimità in Consiglio regionale l’odg sulla crisi del mondo dell’informazione

BARI – Il Governo intervenga per arginare la crisi dell’editoria che ha travolto la Puglia. E’ quanto chiede un ordine del giorno approvato ieri all’unanimità dal Consiglio regionale su proposta dell’Ufficio di Presidenza che cerca di trovare soluzione alla difficile condizione in cui versa il sistema regionale della stampa quotidiana e radiotelevisiva, caratterizzata dalla scomparsa di testate storiche, con la conseguenza di perdita del posto di lavoro per giornalisti e personale tecnico–amministrativo delle società editrici. Facendo seguito alle numerose denunce che il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha ripetutamente sottoposto all’Aula in qualità di referente nazionale per la comunicazione della Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali, riguardo i problemi di sopravvivenza lamentati dalle aziende editrici del Mezzogiorno ed associandosi agli appelli della FNSI, l’organizzazione sindacale dei giornalisti, l’ordine del giorno invita il Governo nazionale a farsi interprete presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri delle gravi criticità dell’editoria meridionale, settore chiave per la democrazia, l’informazione ed il pluralismo. Invita, ad intervenire a difesa dell’editoria del Mezzogiorno per assicurare l’erogazione di finanziamenti pubblici indispensabili per la sopravvivenza di “voci locali che da anni rappresentano un presidio irrinunciabile di pluralismo per l’informazione”. Infine, l’ordine del giorno fa riferimento alla situazione del quotidiano “Bari Sera”, posto nelle condizioni di sospendere la pubblicazione cartacea per la mancata erogazione delle provvidenze dal Dipartimento per l’Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ecco il testo dell’ordine del giorno Durante la discussione in Aula, il capogruppo dell’Udc Salvatore Negro ha segnalato che non solo “Bari Sera”, ma anche realtà editoriali salentine (Paese Nuovo, Canale 8, Tg Norba Salento, Atv e redazione Salento di Studio 100) vivono preoccupanti situazioni di crisi. Articoli correlati: Informazione locale. Negro: ‘A rischio la democrazia' Precari dell'informazione. Bellanova interroga Fornero Rosarno? No, tv. Il direttore di Canale 8 si dimette in diretta Vertenza informazione. La prefetta: ‘Abbiamo avviato un percorso'

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